In un tempo in cui tutto corre veloce e ogni gesto sembra avere valore solo se raccontato e condiviso, Venerus decide di fermarsi. Lo fa scegliendo un contesto urbano e trasparente, uno spazio di passaggio che diventa teatro di un’esperienza radicale: vivere, scrivere, cancellare e ricominciare, davanti agli occhi di chi vorrà guardare.
All’interno di Serra, arredato con lo stretto necessario – un letto, acqua, cibo liofilizzato, vernice e un pennello – l’artista condurrà una performance continua: scrivere sulle pareti di vetro i testi di brani inediti. Una volta riempite le superfici trasparenti, le cancellerà, per poi ripetere il gesto per decine di ore consecutive.
L’azione di Venerus si pone come un atto poetico e radicale: un dialogo silenzioso con chi passa e con chi decide di fermarsi, un’esperienza immersiva e catartica che esplora i temi dell’effimero, del tempo, dell’incontro, della fragilità e della speranza, invitando chi osserva a interrogarsi sul senso del presente e sul ruolo dell’arte in una società sempre più orientata alla superficie e all’apparenza.
03/10/2025