Servigliano, borgo marchigiano in provincia di Fermo

Oggi ci troviamo in provincia di Fermo, a Servigliano, uno splendido borgo nelle Marche. Scopriamo insieme tutte le sue attrazioni!

Oggi ci troviamo in provincia di Fermo, a Servigliano, uno splendido borgo nelle Marche.

Fa parte dei Borghi più belli d'Italia e offre numerosi monumenti e luoghi d'interesse: dalla Chiesa di Santa Maria del Piano al Collegiata San Marco, dal Palazzo Pubblico al Palazzi Signorili, Servigliano è una vera e propria “città ideale”. Scopriamo insieme le sue peculiarità e tutte le sua attrazioni turistiche! 

Perché si chiama così?

Il nome del borgo deriva probabilmente da locali possedimenti di Publio Servilio Rullo, tribuno di Gneo Pompeo il grande.



Cosa vedere? I monumenti storici

  • La Collegiata di San Marco. Fu realizzato dall’architetto Luigi Paglialunga di Fermo e si tratta di un edificio ad aula unica con cappelle laterali. La costruzione della chiesa iniziò nel 1774 e si concluse nel 1778. Nell’ottobre del 1779 furono trasferite le reliquie dei corpi di San Servigliano Martire e di San Gualtiero.
  • Il Palazzo Vecchiotti, maestoso edificio signorile articolato su tre piani con altana.
  • Il Complesso monastico dei Frati Minori Osservanti e il Santuario di Santa Maria del Piano, costruito a partire da resti di una villa romana del I secolo.
  • Palazzo Pubblico 
  •  Porta Clementina
  • Piazza Roma




Cosa fare?

  • Il Parco della Pace era un grande campo di concentramento attivo nel corso delle due guerre mondiali. Oggi è un vivacissimo spazio verdeggiante e offre grandi aree attrezzate dedicate ai più svariati sport, spesso anche concerti e spettacoli.
    La Casa della memoria, aula multimediale dedicata al campo di concentramento ospitata nella vecchia stazione ferroviaria di Servigliano, fedelmente recuperata.
  • Area Archeologica di Falerio Picenus situata in frazione Piane di Falerone, sulla sinistra del fiume Tenna, non molto distante da Servigliano. Antica città romana risalente al 31 a.C., ospita numerose aree d'interesse: il Teatro, l'Anfiteatro, i resti di una grande cisterna di acqua volgarmente conosciuta come i ‘bagni della regina’ e numerose altre presenza storiche.

Cosa mangiare? 

I prodotti tipici del borgo sono:

  • Il serpe di cioccolato, anche chiamato Lu serpe o La serpe, un particolare dolce a forma di serpente composto da una frolla esterna ed un ripieno di cioccolato.
  • Il ciabuscolo, l'insaccato marchigiano più famoso. 
  • Tipica è anche la  lasagna al forno con ragù.
  • Nel borgo si producono vini pregiati e olio di oliva di ottima qualità. Tutti prodotti premiati a livello nazionale.

Ecco alcuni ristoranti da provare!

  • Pane e Vino
  • Villa Funari - Country House
  • Re Leone Ristorante Pizzeria

Quello che non sai: le curiosità

  • Fa parte del circuito dei Borghi più belli d'Italia.
  • Il suo evento più famoso è la Sagra del Polentone cotto a legna, manifestazione culinaria a base di polenta cucinata nelle sue più svariate ricette, bianca e rossa.  Nel borgo si tiene uno deiFestival musicali più importanti delle Marche: è il Nosound Festival.
  • Il Comune di Servigliano è gemellato con: Asti.

In Good Morning Kiss Kiss è intervenuto il sindaco di Servigliano, Marco Rotoni:

«Iniziamo la visita dall'esterno del borgo, dalle sue bellissime porte. Servigliano è un quadrato quasi perfetto e questo aspetto è la sua caratteristica migliore. La Porta che personalmente preferisco è quella di Santo Spirito, ma solo per tradizione e per il legame con la mia famiglia. C'è una geometria urbanistica unica nel suo genere, perché Servigliano è uno dei pochi paesi costruito su pianta urbana e la stessa geometria si ritrova anche nelle nostre abitazioni. La Collegiata di San Marco è da vedere e all'interno del cortile del municipio si trova una magnolia secolare. Servigliano si legge in più dimensioni storiche. Nasce come città papale, perché papa Clemente XIV volle ricostruire Servigliano in pianura, mentre in origine si trovava su un colle. Venne ricostruita, quindi, in pianura e in maniera strategica da un architetto del Papa e ispirata al principio neoclassico con impianto romano. La ricostruzione l'ha iniziata Clemente XIV ed è stata finita da Pio VI. Il Parco della Pace, poi, era un grande campo di concentramento che oggi è uno spazio verdeggiante che offre grandi aree attrezzate dedicate ai più svariati sport, e spesso ospita anche concerti e spettacoli. È un elemento che distingue e stiamo ridando la giusta attenzione a questo sito, che fa parte della nostra storia, di noi. La specialità migliore di Servigliano, dopo il vino e l'olio, è l'ospitalità.»

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