Pippo Baudo, nato a Militello il 7 giugno 1936, è stato un pilastro della televisione italiana per oltre sei decenni. La sua carriera ha attraversato programmi iconici, collaborazioni memorabili e momenti che hanno segnato la storia dello spettacolo italiano.
Gli esordi e il successo con Canzonissima
Baudo ha iniziato la sua carriera televisiva nei primi anni ’60, emergendo rapidamente come uno dei volti più amati dal pubblico. La sua conduzione di “Canzonissima” ha consolidato la sua fama, portandolo a diventare un punto di riferimento per gli spettatori italiani. Durante questo periodo, ha avuto l’opportunità di lavorare con artisti del calibro di Louis Armstrong, con il quale ha condiviso il palco nel 1968. In quell’occasione, Armstrong, in gara con il brano “Mi va di cantare”, iniziò a eseguire “When The Saints Go Marching In” con tutta l’orchestra in piedi. Baudo, allora 31enne, dovette intervenire per proseguire la serata, interrompendo l’esibizione del leggendario musicista.
Il legame indissolubile con il Festival di Sanremo
Il rapporto tra Pippo Baudo e il Festival di Sanremo è stato profondo e duraturo. Ha condotto la kermesse musicale per tredici edizioni, un record condiviso con Mike Bongiorno e Amadeus. Baudo ha plasmato il format del festival, introducendo la formula delle cinque serate e consacrando lo storico jingle “Perché Sanremo è Sanremo”. Nel 2018, durante una delle sue ultime apparizioni all’Ariston, ha recitato una lettera d’amore al festival, ripercorrendo la sua lunga esperienza e sottolineando l’importanza dell’evento nella sua carriera.
Collaborazioni memorabili e momenti indimenticabili
Nel corso della sua carriera, Baudo ha lavorato con numerosi artisti, contribuendo al lancio di talenti come Beppe Grillo, Tullio Solenghi, Heather Parisi e Lorella Cuccarini. Uno dei momenti più iconici è stato il suo sodalizio con Roberto Benigni, caratterizzato da esibizioni irriverenti e “aggressioni” sceniche che hanno lasciato il segno nella memoria collettiva. Un altro episodio significativo è stato il suo ruolo durante i funerali di Mike Bongiorno, quando ha portato sulle spalle la bara del collega e amico, dimostrando il profondo legame che li univa.