Pippo Baudo, l’Italia in fila al Teatro delle Vittorie per l’ultimo saluto

Mara Venier, Fiorello, Laura Pausini e Giorgia tra i tanti volti noti. L’Ad Rai Rossi: “Valutiamo di intitolargli il Teatro delle Vittorie”.

Un interminabile abbraccio di affetto e riconoscenza per Pippo Baudo, il conduttore che ha scritto la storia della televisione italiana. Da questa mattina il feretro del decano dei presentatori Rai è allestito al Teatro delle Vittorie, luogo simbolo di tanti suoi successi, dalla regia di Fantastico a Domenica In. Migliaia di persone si sono messe in fila fin dalle prime ore del mattino per la camera ardente, aperta al pubblico dalle 10 alle 20 di oggi e dalle 9 alle 12 di domani. Secondo le prime stime, sono stati circa 8mila gli accessi registrati nella sola giornata di oggi.

Il teatro, con il sipario rosso che incornicia il feretro e lo schermo che proietta i momenti più iconici della carriera di Baudo, è diventato in queste ore un luogo di memoria collettiva. Attorno alla bara, tra le corone di fiori, spiccano quelle del Presidente della Repubblica, del presidente della Camera, del sindaco di Roma e della Rai.

L’ipotesi: il Teatro delle Vittorie intitolato a Baudo

L’idea l’ha lanciata Lino Banfi uscendo commosso dalla camera ardente: «Roberto, perché non intitolate il Teatro delle Vittorie a Pippo Baudo?». La proposta è stata subito raccolta dall’ad Rai Giampaolo Rossi, che ha confermato: «La affronteremo nel prossimo Consiglio di amministrazione. Baudo è stato un diamante della tv, un innovatore che ha introdotto una forma di intrattenimento elegante, istruttivo e mai volgare. È lo spartiacque della televisione italiana».

Rossi ha annunciato che la Rai renderà omaggio a Baudo anche nella prossima edizione del Festival di Sanremo, che lui ha condotto per ben 13 volte, trasformandolo da semplice gara canora in spettacolo nazionale.

I ricordi dei colleghi e degli amici

Dal mondo dello spettacolo e della musica arrivano testimonianze dense di emozione.

  • Fiorello, con la voce rotta, ha ricordato le radici siciliane comuni e il loro rapporto fatto di scherzi e complicità: «Pippo è sempre un po’ di più. Non era solo un conduttore, ha insegnato a fare televisione semplicemente facendola. Guardando i suoi programmi mi sono accorto che abbiamo perso la grandezza delle pause, dei racconti. Baudo ci ha lasciato il fattore umano della tv».
  • Laura Pausini ha definito l’incontro con lui «il più importante della mia vita», ricordando i suoi consigli: «Mi disse: “Devi cantare le canzoni eterne, non accontentarti di quelle che durano una stagione”».
  • Gianni Morandi, arrivato insieme a Giorgia, ha raccontato con le lacrime agli occhi: «Negli anni ’80 ero sparito dal giro, lui mi chiamò a Fantastico. Non mi cercava più nessuno, ma lui sì. Oggi piango anche un amico».
  • I Jalisse hanno ringraziato Baudo per averli portati a Sanremo nel ’95: «Ci ha dato fiducia quando eravamo agli inizi, ci ha insegnato tantissimo».
  • Andrea Roncato lo ha definito «la colonna sonora della mia carriera», mentre Max Giusti ha sottolineato come Baudo fosse «un pezzo d’Italia, capace di accompagnare il Paese nei suoi successi e nei momenti più bui».
  • Carlo Conti, che si prepara a condurre il prossimo Festival, ha dichiarato: «Si è spento un faro, sarà un onore entrare nel camerino dell’Ariston che porterà il suo nome».

Le istituzioni e il cordoglio collettivo

Tra i primi ad arrivare, Mara Venier e Katia Ricciarelli, che hanno reso omaggio insieme alla famiglia. Presenti anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, l’avvocato e amico storico Giorgio Assumma, oltre a volti televisivi come Gigi Marzullo, Gloria Guida e Renzo Arbore.

Il direttore generale della Rai Roberto Sergio ha assicurato che l’eredità di Baudo continuerà a ispirare il servizio pubblico: «La Rai non è finita, la tv non è finita. Pippo è con noi e tutti si ispireranno a lui».

L’ultimo viaggio verso la Sicilia

Dopo due giorni di camera ardente a Roma, il feretro volerà in Sicilia. I funerali si terranno mercoledì 20 agosto alle 16, nella Chiesa di Santa Maria della Stella a Militello in Val di Catania, città natale del conduttore. Le esequie saranno trasmesse in diretta dal Tg1 dalle 15.30 alle 18.10.

Un Paese intero si prepara a salutare “Superpippo”, il volto che ha saputo raccontare la televisione e l’Italia, restando per sempre nella memoria collettiva.

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