Ghali: “Non possiamo tacere su Gaza. I grandi passi si fanno insieme”

Il rapper Ghali invita gli artisti italiani a prendere posizione sulla situazione a Gaza, sottolineando l'importanza di non restare in silenzio di fronte alle violazioni dei diritti umani.

Il rapper Ghali ha recentemente lanciato un appello ai suoi colleghi artisti italiani affinché prendano posizione sulla situazione a Gaza. In un post su Instagram, ha espresso preoccupazione per l’uccisione di sei giornalisti palestinesi da parte dell’esercito israeliano, tra cui Anas al-Sharif, sottolineando come tali azioni possano portare alla “morte dell’informazione a Gaza”.

L’appello di Ghali agli artisti italiani

Ghali ha lanciato un appello accorato ai suoi colleghi del mondo della musica e dello spettacolo, invitandoli a non rimanere in silenzio di fronte alle gravi violazioni dei diritti umani che stanno avvenendo. L’artista ha dichiarato: “In Italia tante figure si sono esposte, ma altre, incredibilmente, no”, sottolineando come il silenzio di alcuni possa risultare assordante, soprattutto in un momento storico in cui l’informazione indipendente è messa a dura prova.

Secondo Ghali, la crescente pericolosità per i giornalisti che operano nella Striscia di Gaza rappresenta un rischio concreto non solo per la libertà di stampa, ma anche per il diritto dell’opinione pubblica a conoscere la verità. Secondo l’artista, infatti, l’uccisione dei giornalisti rischia di bloccare l’informazione proveniente dalla Striscia di Gaza.

Con il suo messaggio, Ghali non si limita a una denuncia, ma invita attivamente chi ha visibilità a usarla in modo responsabile, affinché la musica, l’arte e le piattaforme pubbliche possano diventare strumenti di consapevolezza e solidarietà. 

La situazione dei giornalisti a Gaza

Anas al-Sharif, giornalista di Al Jazeera, è stato ucciso in un attacco israeliano a Gaza City, insieme ad altri quattro colleghi. Prima della sua morte, al-Sharif aveva lasciato un messaggio di addio in cui denunciava i tentativi di Israele di silenziare le voci critiche e invitava il mondo a non dimenticare Gaza.

La risposta della comunità internazionale

L’uccisione di al-Sharif e dei suoi colleghi ha suscitato condanne da parte di organizzazioni internazionali per la libertà di stampa, che hanno accusato Israele di prendere di mira deliberatamente i giornalisti. Al Jazeera ha respinto le accuse israeliane secondo cui al-Sharif fosse affiliato a Hamas, definendole infondate. 

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