Il video pubblicato da Erling Haaland sul suo nuovo canale YouTube ha superato i cinque milioni di visualizzazioni e ha acceso un dibattito in Inghilterra. Nel filmato, intitolato “Un giorno nella vita di un calciatore professionista”, l’attaccante del Manchester City mostra la sua routine quotidiana, tra allenamenti, cucina e alimentazione. Tra le abitudini mostrate, spicca il consumo di latte crudo, non pastorizzato, che in Inghilterra non è acquistabile nei negozi o supermercati, anche se la vendita è legale.
Haaland e la scelta del latte crudo
Nel video, Haaland viene ripreso mentre si reca in una fattoria nel Cheshire per ritirare la sua scorta personale di latte crudo. L’attaccante definisce questa bevanda un “superfood” e afferma: “Fa bene allo stomaco, alla pelle, alle ossa e ai muscoli. Ecco perché lo bevo”. Secondo alcune fonti vicine al calciatore, riportate dalla BBC, Haaland ne consumerebbe un bicchiere ogni mattina e un altro dopo l’allenamento. Per lui si tratta di una scelta di vita, più che di una strategia legata esclusivamente alla nutrizione sportiva.
L’intervento della Food Standards Agency
La Food Standards Agency (FSA) ha reagito al video con un avvertimento rivolto ai consumatori. L’ente ha dichiarato che il latte crudo “potrebbe contenere batteri nocivi che possono causare intossicazioni alimentari”. La FSA ha sottolineato che il prodotto non dovrebbe essere consumato da persone con un sistema immunitario debole, inclusi gli over 65, le donne in gravidanza, i bambini piccoli e chi ha un sistema immunitario compromesso. L’agenzia ha ribadito l’importanza di prestare attenzione ai rischi legati al consumo di latte non pastorizzato.
Le reazioni e la discussione pubblica
Il video ha generato numerose reazioni tra i tifosi e gli utenti dei social. La scelta di Haaland di mostrare apertamente il consumo di latte crudo avrebbe contribuito ad alimentare la discussione pubblica sul tema della sicurezza alimentare. La vendita del latte crudo resta legale in Inghilterra, ma la sua disponibilità è limitata e soggetta a regolamentazioni specifiche. Il dibattito prosegue tra chi sostiene la libertà di scelta e chi, invece, richiama l’attenzione sui possibili rischi per la salute.
 
 
 

 
 
 
								