Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’attivazione della procedura per concedere la cittadinanza italiana per meriti speciali a Gerry Cardinale, proprietario del Milan e fondatore del fondo RedBird. La decisione è stata presa su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del ministro della Giustizia Carlo Nordio, con il parere favorevole del ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Motivazioni della decisione
Secondo quanto riportato dalla nota di Palazzo Chigi al termine della riunione, la scelta di avviare la procedura per la cittadinanza a Cardinale è legata al suo ruolo di fondatore di RedBird Capital Partners, società proprietaria di AC Milan. La nota sottolinea che Cardinale “ha dato un fortissimo impulso a iniziative di solidarietà e inclusione sociale attraverso lo sport, promuovendo attività rivolte in particolare a giovani detenuti, in condizione di fragilità ed esposti a rischio di marginalizzazione”. Queste attività sono state considerate determinanti nella valutazione dei meriti speciali.
Iter della procedura
La delibera del Consiglio dei ministri rappresenta il primo passo formale per l’attivazione della procedura di concessione della cittadinanza italiana a Gerry Cardinale. La proposta è stata avanzata dai ministri Piantedosi e Nordio, con il supporto del ministro degli Esteri Tajani. Secondo alcune fonti, la procedura prevede ulteriori passaggi amministrativi prima del conferimento ufficiale della cittadinanza.
Ruolo di Cardinale e RedBird
Gerry Cardinale è il fondatore di RedBird Capital Partners, il fondo che detiene la proprietà dell’AC Milan. Secondo la nota di Palazzo Chigi, il suo impegno in iniziative di solidarietà e inclusione sociale attraverso lo sport è stato particolarmente significativo, soprattutto per quanto riguarda le attività rivolte a giovani detenuti e persone in condizioni di fragilità. Questi elementi sono stati alla base della decisione del Consiglio dei ministri di avviare la procedura per la cittadinanza per meriti speciali.