Massimo Dapporto: la scoperta della sorella segreta a 21 anni

L’attore e doppiatore, ospite di Caterina Balivo a “La Volta Buona”, racconta un episodio intimo e sorprendente della sua vita familiare, tra ironia, emozione e gratitudine.

Massimo Dapporto, 80 anni compiuti da poco, ha festeggiato il traguardo come solo lui sa fare: con ironia e autoironia. Ospite del programma di Rai1 “La Volta Buona” condotto da Caterina Balivo, l’attore ha ricordato la festa in famiglia organizzata per lui: “Mi hanno fatto trovare una bella tavolata piena di roba da mangiare. Devi approfittarne, perché non devi fare niente: al limite ti imboccano pure”, ha scherzato. Poi, con la sua consueta lucidità, ha aggiunto: “Ottanta, ottanta… avrei più voglia di averne quaranta, o trenta. Ma ci adattiamo: tanto capita a tutti”.

Gli aneddoti: da Vasco Rossi alla scoperta di una sorella

Nel corso dell’intervista, Dapporto ha alternato momenti divertenti a racconti più personali. Tra i primi, l’incontro casuale con Vasco Rossi: “Ero imbucato a una cena con lui e il suo staff. Vasco mi chiese se doveva continuare le tournée o prendersi una pausa. Tutti gli facevano segno di dire che doveva andare avanti, ma io dissi: ‘Meglio che ti riposi’. Mi stavano per tirare la tavola addosso!”, ha ricordato ridendo.

Ma il momento più intenso è arrivato quando, dopo la proiezione di un filmato dedicato al padre, il grande Carlo Dapporto, l’attore ha raccontato un episodio sorprendente: la scoperta, a 21 anni, di avere una sorella di cui ignorava l’esistenza.

La lettera nascosta e la verità svelata

“Un giorno trovai una lettera che mio padre pensava fosse stata buttata via da mia madre. L’ho letta e scoprii che avevo una sorella. Sono andato da lui fingendo di essere scandalizzato, gli ho buttato la lettera in faccia e ho detto: ‘Vergognati, non mi hai mai detto che ho una sorella!’”, ha raccontato Dapporto con il sorriso.

In realtà, dietro quella finta indignazione si nascondeva una grande gioia: “Ero felicissimo. Per me era fantastico avere una sorella, perché in famiglia eravamo tutti maschi. Lei ha quattro anni più di me e non è nata da una relazione extraconiugale. Mio padre, prima di conoscere mia madre, aveva avuto una storia d’amore con una signora di Genova, molto bella. Ho visto le foto e non posso dargli torto”.

L’incontro e il legame ritrovato

Dopo la scoperta, è arrivato anche l’incontro: “Ci siamo visti a Milano e ora siamo molto legati. Quando andrò in tournée con il mio nuovo spettacolo ‘Pirandello Pulp’, starò da lei”, ha raccontato l’attore con affetto.

E sul padre, Dapporto ha ricordato un momento di rara tenerezza: “Quando gli dissi che volevo conoscere mia sorella, lui reagì gridando a mia madre: ‘Augusta, ti avevo detto di buttare via le lettere!’. Ma poi io gli dissi: ‘Papà, è una bellissima testimonianza d’amore, non ti preoccupare’. E per la prima volta nella mia vita mi disse: ‘Quanto sei intelligente’. Di solito non lo diceva mai”.

Un ritratto di leggerezza e umanità

Tra battute, ricordi e riflessioni, Massimo Dapporto ha offerto al pubblico un ritratto autentico di sé: un uomo che sa ridere della vita, accettarne i paradossi e trasformare anche le scoperte più inaspettate in occasioni di amore e riconciliazione.

A ottant’anni, l’attore dimostra ancora una volta la sua capacità di raccontare — dentro e fuori dal palcoscenico — la meraviglia e la complessità dell’essere umano.

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