Emanuela Fanelli, conduttrice delle serate di apertura e chiusura dell’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ha dichiarato la sua intenzione di partecipare a una manifestazione in favore di Gaza, pur scegliendo di non affrontare l’argomento dal palco della kermesse.
La decisione di non parlare dal palco
Secondo quanto riportato dal Corriere Della Sera n un’intervista, Fanelli ha spiegato: “Per Gaza sono sofferente come tutti e vorrei tanto che tutto ciò che sta accadendo al popolo palestinese smettesse. Immagino che la Biennale darà spazio a chi vuole parlarne e io sono umanamente vicina a chi prende posizione contro la guerra. Ma non ne parlerò dal palco, perché non potrei parlarne quanto questo argomento meriterebbe e non ne ho nemmeno le competenze. E perché provo imbarazzo all’idea di dire una frase o due per la vicinanza che sento, mentre indosso un abito costosissimo e gioielli costosissimi per poi fare ritorno nella mia suite all’Excelsior”.
Partecipazione alla manifestazione per Gaza
Pur avendo scelto di non trattare apertamente il tema dal palco durante i suoi recenti interventi pubblici, Emanuela Fanelli ha comunque deciso di prendere una posizione chiara e concreta. L’attrice e comica ha infatti confermato la sua adesione a una manifestazione a sostegno di Gaza, sottolineando il proprio impegno personale e il desiderio di dare voce a valori in cui crede profondamente. In una breve dichiarazione, ha affermato: “Sarò alla manifestazione pro Palestina, condivido quei valori.” Una presa di posizione che, seppur sobria, conferma la sensibilità dell’artista verso le questioni umanitarie e la sua volontà di sostenere, anche al di fuori della scena, cause che ritiene giuste.
Il ruolo di conduttrice alla Mostra del Cinema
Fanelli, nota per la sua ironia e autoironia, ha raccontato un aneddoto legato alla sua prima esperienza alla Mostra del Cinema: “Eravamo in motoscafo col cast di Siccità di Paolo Virzì. C’erano Claudia Pandolfi, Valerio Mastandrea, Silvio Orlando e naturalmente Monica Bellucci. Eravamo tutti stipati in uno stesso motoscafo. Io ero terrorizzata, senza sapere che poi avrei avuto altri motivi tre anni dopo per esserlo davvero… Quando è apparsa la darsena del Casinò i fotografi hanno cominciato a urlare ‘Monica, Monica’, talmente forte che anche io e Claudia Pandolfi ci siamo messe a ripeterlo. Il primo che è uscito è stato Orlando. E quando è apparso si è sentito un ‘Levate!’ urlato dai fotografi romani… Ecco, questa è stata l’accoglienza a Venezia…”.