Elon Musk ha espresso rammarico per il suo recente litigio con Donald Trump, ammettendo di aver esagerato nei toni. Le tensioni tra i due sono emerse dopo una serie di scambi pubblici, ma Musk ha deciso di fare un passo indietro, cercando di ricucire i rapporti con il presidente.
Le proteste contro le politiche di Trump si intensificano negli Stati Uniti, con manifestazioni che si estendono da Los Angeles a New York. Le tensioni aumentano a causa delle recenti decisioni del governo riguardo ai migranti, mentre personaggi pubblici e influencer si uniscono al coro di dissenso.
Le città ucraine di Kiev e Odessa sono state colpite da un attacco russo nella notte, segnando uno dei bombardamenti più intensi dall’inizio della guerra.
Le proteste contro l’arresto dei migranti si intensificano negli Stati Uniti, con manifestazioni da New York a Dallas. A Los Angeles, il governo ha deciso di mobilitare 700 marines per gestire la situazione. Le tensioni continuano a crescere mentre le autorità cercano di mantenere l’ordine pubblico.
Gli attivisti della Freedom Flotilla, tra cui Greta Thunberg, sono stati rimpatriati dopo essere stati fermati dalle autorità israeliane. La situazione ha attirato l’attenzione internazionale, con Amnesty International che ha espresso preoccupazione per il trattamento degli attivisti. Nel frattempo, una telefonata tra Trump e Netanyahu ha discusso la situazione.
La crescente influenza di Elon Musk nel settore spaziale solleva preoccupazioni negli Stati Uniti, dove la sua posizione dominante potrebbe rappresentare un problema strategico. L’assenza di alternative valide e la dipendenza dalle sue tecnologie sono al centro del dibattito politico e industriale.
Donald Trump ha espresso opinioni forti sugli scontri a Los Angeles, criticando il governatore della California e lodando l’intervento della Guardia Nazionale.
