Le parole di uno dei cantanti più ascoltati del momento.
La sua Tango è in cima a tutte le classifiche, eppure Tananai – che si è raccontato in una lunga intervista per Vanity Fair – dà sempre l’impressione di essere il ragazzo che conquistò Sanremo nel modo più bizzarro: con l’ultimo posto di Sesso Occasionale. Oggi, però, oltre alla sua spensieratezza, è emersa anche la sua voglia di impegnarsi per comunicare qualcosa in più. La differenza tra le due edizioni di Sanremo si è vista, non solo per il quinto posto ottenuto quest’anno, ma anche per le tematiche più serie del brano.
“È andata bene perché sapevo a chi cantare il mio pezzo: mi figuravo Olga e Maxim, moglie e marito divisi dalla guerra in Ucraina, nonché i protagonisti del video di Tango. Nel 2022, invece, non sapevo a chi rivolgermi.” – ha spiegato il cantautore 28enne.
Gli ultimi due anni non sono stati solo quelli della grande ascesa per Tananai: c’era anche l’eccessiva euforia e la Fomo (Fear of missing out: la paura di perdersi qualsiasi evento) che l’hanno stancato fino allo stremo. “Mi chiamavano di qua, mi volevano di là. Abbagliato da tutto ciò che mi stava accadendo, mi stavo dimenticando delle cose importanti: la famiglia, gli amici e la musica stessa che non avevo mai abbandonato, nemmeno quando ero una testa di ca**o inconcludente. Sì, mi sono sentito perso. ” – ha confessato.
Qual è stata l’arma giusta per ritrovarsi? È successo “Grazie alla consapevolezza che le mie canzoni non sono più mie: appartengono alla gente; grazie alla vicinanza delle persone giuste e a un percorso di psicoterapia, che ho iniziato soprattutto per dare un nome a certi pensieri destabilizzanti, che non riesco ancora a definire.” – ha risposto Tananai.
C’è un amore nella vita dell’artista milanese: la sua fidanzata si chiama Sara e sta con lui da tre anni: “Saturnalia è la prima canzone che ho scritto per lei: sono stato furbo, ho inserito nel testo le date dei nostri due anniversari, così non me le scordo!” E perché due anniversari? “Uno è del giorno in cui ci siamo conosciuti, il secondo è del giorno in cui ci siamo messi insieme, tipo sei mesi dopo, l’abbiamo presa con calma.”
Ma l’ora della convivenza non è ancora scattata: “Non subito, è un’accelerata che non porterebbe rispetto alla relazione”.