Non è solo una questione di emozioni: la cultura in Italia è un motore economico a tutti gli effetti. Il 2024 conferma la vivacità del settore culturale e dello spettacolo in Italia, con lo show business che cresce tra tante luci e poche ombre.
Secondo l’ultimo Rapporto SIAE, nel 2024 sono stati realizzati oltre 3,3 milioni di eventi in tutta la Penisola, con più di 253 milioni di spettatori e una spesa che ha superato i 4 miliardi di euro. Una platea che non è solo culturale, ma anche occupazionale: migliaia di tecnici, organizzatori, musicisti e professionisti vivono grazie a un settore che produce valore e lavoro. A trainare sono i concerti, capaci di richiamare da soli 29 milioni di persone e di generare il 25% della spesa totale. Numeri che mettono la musica leggera italiana e internazionale al centro della scena: dagli AC/DC ai Coldplay, da Taylor Swift a Max Pezzali, il pubblico correndo sotto i palchi trasforma lo spettacolo in un fenomeno sociale ed economico. La scena nel 2024 è appannaggio delle star internazionali con gli AC/DC che svettano con oltre 100.000 spettatori. Max Pezzali è l’unico italiano a reggere il confronto, confermando l’appeal del pop generazionale ma nel 2023 Vasco Rossi da solo ha portato 600 mila persone ai suoi concerti, con il tour Vasco Live. Se i concerti trainano l’economia degli spettacoli, con un boom di spettatori nel jazz (+18,6% di pubblico), è il teatro a registrare l’incremento di presenze più alto. Il pubblico ha premiato comicità e musical. Andrea Pucci, Enrico Brignano e Vincenzo Salemme dominano la scena, ma colpisce anche la presenza del classico Fedra e l’exploit del musical Mare Fuori. Nell’ambito lirico, l’Arena di Verona si conferma tempio della musica colta, con Carmen e Aida tra le opere più seguite, poi la Scala, che amplia l’offerta alle nuove generazioni, e le Terme di Caracalla. Anche il cinema resta protagonista, soprattutto grazie alle produzioni d’animazione che hanno riportato i giovanissimi in sala, con Inside Out 2 in testa per incassi e presenze (oltre 6,5 milioni di spettatori), seguito da Oceania 2 e Cattivissimo Me 4. Spicca il successo italiano de Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa, primo tra i film nostrani e unico a entrare nella top ten assoluta. Infine, il comparto fieristico chiude l’anno con 10,6 milioni di partecipanti (+2,1%). Macchine agricole, moto e mobili guidano la classifica degli interessi degli italiani per le fiere ma crescono anche eventi culturali come il Salone del Libro (210 mila visitatori) e Lucca Comics and Games (369 mila visitatori), a testimonianza di un pubblico sempre più trasversale. La musica e lo spettacolo insomma sono economia, lavoro e identità collettiva. Lo dimostrano i dati, ma anche la passione di milioni di italiani che continuano a riempire teatri, arene, stadi e saloni. La Lombardia guida la classifica regionale con 620.000 eventi, 53,6 milioni di spettatori e 1 miliardo di euro di spesa (oltre il 25% del totale). Seguono Lazio, Veneto ed Emilia-Romagna, che insieme rappresentano quasi il 60% della spesa complessiva. Tuttavia, emergono segnali positivi anche da aree meno centrali come Abruzzo, Basilicata e Molise, che fanno registrare aumenti a doppia cifra di partecipazione.
Se vuoi saperne di più, l’appuntamento è per sabato alle 8:30 con Luca Iovine e Raoul, su Radio Kiss Kiss in Economia per Tutti.