Il New York Times ha recentemente pubblicato una classifica dei 100 migliori film del XXI secolo, basata sui voti di oltre 500 professionisti del settore cinematografico, tra cui registi, attori, sceneggiatori e produttori. Al vertice della lista si trova “Parasite” di Bong Joon-ho, seguito da “Mulholland Drive” di David Lynch e “Il Petroliere” di Paul Thomas Anderson.
“Parasite” al primo posto
“Parasite” di Bong Joon-ho è un capolavoro che mescola satira sociale, thriller e dramma con una maestria rara. Vincitore della Palma d’Oro a Cannes e del premio Oscar come miglior film, è il primo film non in lingua inglese a ottenere tale riconoscimento. La storia segue due famiglie agli antipodi: i Kim, poveri e ingegnosi, e i Park, ricchi e ingenui. Attraverso un intreccio teso e sorprendente, Bong smaschera le disuguaglianze, i privilegi e la fragilità delle convenzioni sociali. Il confine tra commedia e tragedia si dissolve in una narrazione costruita con precisione chirurgica, dove ogni inquadratura ha un significato simbolico. “Parasite” è una riflessione universale sulla lotta di classe, che colpisce allo stomaco senza mai rinunciare all’eleganza visiva e narrativa.
Presenza del cinema asiatico e spagnolo
La classifica del New York Times evidenzia una significativa presenza del cinema asiatico, con titoli come “Oldboy” (2005) di Park Chan-wook e “In the Mood for Love” (2001) di Wong Kar-wai. Anche il cinema spagnolo è rappresentato con “Volver” (2006) di Pedro Almodóvar, che si posiziona all’80º posto.
Altri film in classifica
Tra gli altri film presenti nella top 10 figurano “Mulholland Drive” (2001) di David Lynch al secondo posto, “Il Petroliere” (2007) di Paul Thomas Anderson al terzo, “In the Mood for Love” (2001) di Wong Kar-wai al quarto e “Moonlight” (2016) di Barry Jenkins al quinto.
