Kathryn Bigelow rivoluziona il disaster movie con ‘A House of Dynamite’

Il nuovo film di Kathryn Bigelow, 'A House of Dynamite', offre una visione intensa e realistica di una crisi nucleare imminente, ridefinendo il genere del disaster movie.

Kathryn Bigelow torna alla regia con ‘A House of Dynamite’, un thriller politico che esplora la tensione di una crisi nucleare imminente. Il film, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia, è disponibile su Netflix dal 24 ottobre 2025.

Una tensione palpabile senza eroi tradizionali

In ‘A House of Dynamite’, Bigelow abbandona gli stereotipi del disaster movie tradizionale. Non ci sono eroi pronti a sacrificarsi o esplosioni spettacolari che risolvono tutto all’ultimo minuto. La trama si concentra su un missile balistico intercontinentale diretto verso gli Stati Uniti, con un impatto previsto in 18 minuti. La narrazione segue diversi personaggi chiusi nei centri di comando, costretti a prendere decisioni irreversibili con dati incerti. La tensione nasce non da ciò che accade, ma da ciò che potrebbe accadere, mantenendo lo spettatore in uno stato di ansia continua. 

Un cast stellare per una narrazione corale

Il film vanta un cast di alto livello, con Idris Elba nel ruolo del Presidente degli Stati Uniti e Rebecca Ferguson nei panni di Olivia Walker, senior Duty Officer nella Watch Floor. Altri interpreti includono Jared Harris, Tracy Letts e Gabriel Basso. La sceneggiatura, scritta da Noah Oppenheim, è costruita come un mosaico di punti di vista, senza un unico eroe che guida la narrazione. Questo approccio corale permette di esplorare le reazioni umane di fronte a una minaccia imminente, evidenziando l’umanità dietro i protocolli e le decisioni complesse. 

Un’esperienza cinematografica immersiva

La fotografia di Barry Ackroyd e l’uso sapiente del suono contribuiscono a creare un’atmosfera claustrofobica e opprimente. La macchina da presa si muove nervosa tra i tavoli delle sale operative, indugiando sui volti dei militari e dei politici mentre cercano di interpretare segnali incomprensibili. I bip intermittenti dei radar, il brusio costante delle comunicazioni radio e i silenzi improvvisi amplificano il senso di attesa, rendendo lo spettatore parte integrante della tensione narrativa. 

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