Edoardo Leo ha presentato alla Festa del Cinema di Roma 2025 il film Per te, diretto da Alessandro Aronadio e ispirato alla storia vera di Mattia Piccoli, il ragazzo nominato Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella per la dedizione con cui assiste il padre, colpito da Alzheimer precoce. La pellicola arriverà nelle sale italiane il 17 ottobre e racconta con delicatezza e autenticità il valore dell’affetto e della cura, anche di fronte alla malattia che cancella la memoria.
Una storia di amore e responsabilità
Mattia Piccoli, oggi sedicenne, ha iniziato a prendersi cura del padre Paolo a soli undici anni. La sua esperienza di giovane caregiver ha colpito l’opinione pubblica, e Aronadio ha deciso di raccontarla con un approccio che unisse emozione e leggerezza: «Affrontare una storia così difficile in maniera troppo drammatica sarebbe stato irrispettoso. Ho cercato una lente emotiva, quasi da commedia, per rispettare la verità profonda della vicenda», ha spiegato il regista.
Il film esplora non solo la malattia in sé, ma anche la dimensione universale della cura: «Parla dell’importanza di prendersi cura degli altri, di tutti gli esseri umani», ha aggiunto Aronadio.
Il lavoro di Edoardo Leo
Per prepararsi al ruolo di Paolo, Edoardo Leo ha intrapreso un lavoro intenso e profondo, studiando gli effetti fisici e psicologici della degenerazione causata dall’Alzheimer. «Abbiamo lavorato come se fosse il nostro ultimo film», ha raccontato l’attore, sottolineando l’impegno nel rendere autentica la storia.
Sul tema della malattia, Leo è netto: «L’Alzheimer non ha in questo momento cura. L’unica esistente è quella dell’affetto dei propri familiari, amici e figli, che permette di mantenere vivi i ricordi e di allontanare la grande paura: quella di restare soli».
Un film sulla memoria e sull’affetto
Accanto a Leo, nel cast figurano Teresa Saponangelo e altri interpreti che contribuiscono a dare profondità al racconto. Per te è quindi un’opera che unisce sensibilità, autenticità e rispetto per la vita reale dei protagonisti, offrendo al pubblico una riflessione intensa sull’amore, la memoria e la resilienza familiare.
