Questa mattina a Radio Kiss Kiss abbiamo parlato di nutrizione e degli alimenti a cui rinunciare per tornare in forma.
Per approfondire l’argomento è intervenuta la nutrizionista Adriana Carotenuto:
A quali alimenti dovremmo rinunciare per tornare presto in forma?
«Se proprio dovessimo rinunciare a qualcosa, direi di togliere gli zuccheri. Il controllo dell’assunzione di fruttosio e glucosio per qualche settimana può avere effetti benefici, sia per l’organismo sia per i chili di troppo. Questo perché gli alimenti ricchi di zuccheri generano dei picchi glicemici, vanno a sovraccaricare il pancreas e si uniscono per trasformare il glucosio in grasso. Gli zuccheri in eccesso non vengono utilizzati, ma si trasformano in grasso. Pensiamo che, quando dobbiamo eliminare il fruttosio, non dobbiamo eliminare la frutta, ma le sue altre forme, come la marmellata, il vino, i succhi di frutta. Ovviamente, anche nella frutta c’è il fruttosio, ma la frutta contiene uno zucchero che ha un indice glicemico più basso ed è meno dannoso per il nostro organismo.»
Per quanto riguarda il sale, ha gli stessi effetti dello zucchero sul nostro organismo?
«Sicuramente un eccesso di sale può creare un aumento della ritenzione idrica, soprattutto nelle donne, con quei brutti inestetismi corporei. Però, durante il periodo estivo, un pochino di sale è importante per non finire in condizioni di ipotensione, con pressione molto bassa. Quindi, eliminare il sale non è per tutti.»
Conferma che ci occorrono i 5 grammi di sale al giorno?
«Sì, però in un singolo panino potrebbero esserci già cinque grammi di sale.»
Si può seguire una dieta fatta per un’altra persona?
«Questa è una tendenza che purtroppo è sempre più frequente. Quello che voglio raccomandare a tutti, è che è molto importante, fondamentale, avere una dieta personalizzata, che non è necessariamente quella assegnata all’amica o al collega di lavoro. È importante avere una equipe di esperti che, solo attraverso una valutazione della composizione corporea, del metabolismo basale e della qualità e della quantità della distribuzione della massa grassa, potrà assegnare la giusta dieta. Oggi, noi nutrizionisti, abbiamo degli esami strumentali che sono veramente futuristici, come l’impedenziometria e la plicometria. Solo attraverso queste indagini potremmo avere un piano dietetico personalizzato, che non ci farà fare un sacrificio inutile, perché ci porterà a perdere peso dove e come dobbiamo perderlo.»