Il caso dello shock settico a Grosseto e i rischi reali che si possono correre a letto

Il caso dello shock settico capitato dopo una notte bollente ha fatto scalpore. Ne abbiamo parlato col dottor Antonio Ruffo.

Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato del caso del 50enne che, in una maratona hot, è finito in pronto soccorso per shock settico. Con noi è intervenuto il dottor Antonio Ruffo, andrologo e urologo.

Buongiorno Dottore! Maratone hot con il partner: potrebbe succedere a chiunque di rischiare lo shock settico? In quali circostanze?

«Buongiorno a voi! Diciamo che questo è un caso molto particolare. Il paziente è andato incontro a uno shock settico, un'infezione che è diffusa in tutto l'organismo, e la causa sembrerebbe questa maratona sessuale e il mix molto pericoloso di sostanze stupefacenti con farmaci per migliorare le performance sessuali. Il paziente è andato incontro a un priapismo, che prende il nome da Priapo, divinità greco-romana, omino barbuto dal fallo gigante, simbolo di fertilità e prosperità.»

Raffigurato in tantissime statue.

«La più famosa a Pompei. Quindi, che è successo, ovviamente questa condizione patologica provoca un'erezione prolungata di più di quattro ore, spesso dolorosa e non accompagnata da desiderio sessuale. È pericolosissimo, perché una stasi di sangue provoca un'ischemia, una morte delle cellule del pene. Da questo è partita l'infezione a livello sistemico.»

Arrivano tante domande. Lei ha parlato di sostanze dopanti. Qualcuno chiede: ma è vero che il succo di pompelmo o bergamotto in abbinamento con alcuni farmaci per la disfunzione erettile possono causare problemi? Anche l'uso di alcool. Cosa si sa in merito? Sono leggende metropolitane?

«No, sul pompelmo c'è un fondo di verità. È una sostanza che blocca determinati enzimi e blocca l'assorbimento di certi farmaci, quindi provoca degli effetti collaterali o inibisce l'assorbimento dei farmaci. Spesso i farmaci per migliorare le performance sessuali vengono acquistati online o vengono autoprescritti in modo assolutamente sbagliato.»

Lo diciamo sempre: non rischiate in autonomia. E a volte leggere i bugiardini dei farmaci serve. In chiusura: c'è un limite a un numero di prestazioni giornaliere per cui si rischia qualcosa?

«Assolutamente no. Ovviamente la sessualità andrebbe vissuta in modo giocoso: quando si ha voglia si ha un rapporto. Meglio non prendere questi farmaci che spesso sono un doping sessuale e lo rendono quasi una cosa lavorativa.»

Grazie per essere stato con noi Dottore!

«Grazie a voi!»

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