Approvato il disegno di legge italiano sull’intelligenza artificiale: di cosa si tratta

C'è stato un disegno di legge approvato ieri sull'intelligenza artificiale in cui, però, vengono toccati anche altri argomenti.
Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato di intelligenza artificiale con l’esperto tech Alessandro Longo.

Buongiorno Alessandro!

«Buongiorno, insomma, l’Italia ha una legge sull’intelligenza artificiale. Chiaramente, ricordiamo che c’è anche un regolamento europeo che sta entrando in vigore, non è che possiamo fare da soli una cosa così importante. Però l’Italia voleva mettere la sua pedina sull’intelligenza artificiale e lo fa indicando degli investimenti e nuovi reati che si possono fare. Ma anche delle tutele lavorative: si prevede il rispetto della dignità del lavoratore. Si teme che l’intelligenza artificiale sia sì utile, ma possa creare anche delle discriminazioni, sostituzioni terribili o anche essere introdotta in modo nascosto a danno del lavoratore per monitorarlo o misurare le sue prestazioni.»

Tutte le sfaccettature diciamo.

«Sì, ci sono tutte le tutele che dicono che non si può fare. La dignità del lavoratore va sempre rispettata, va avvisato il lavoratore se il lavoratore sta utilizzando l’intelligenza artificiale, e anche nei confronti dei pazienti nella sanità. Sappiamo che l’IA viene utilizzata per facilitare le diagnosi. Siamo all’inizio ma è molto promettente, però c’è il terrore che discrimini alcuni soggetti più vulnerabili.»

E vengono trattati i dati delle persone.

«Infatti, i dati sono importanti per addestrare l’intelligenza artificiale e capire come migliorare un servizio. Però, tutto questo va fatto con la tutela della privacy e dei nostri diritti, in modo che chi ha in mano questi sistemi non li utilizzi contro di noi.»

Si parla anche di cura per i reati che si potrebbero creare.

«Qui l’Italia cerca di essere all’avanguardia. Conosciamo i deepfake, immagini, video o audio artificiali che possono simulare una persona nelle sembianze o nella voce. Sono già molto utilizzati, purtroppo, per la propaganda elettorale, per creare disinformazione in diversi paesi. Ora c’è un nuovo reato che prevede fino a 5 anni di carcere se utilizzi questi strumenti. A che scopo? Per impersonare qualcuno e danneggiarlo, per diffamarlo, per truffarlo. E purtroppo c’è tutto quel fenomeno del deepnude, in cui le ragazze vengono spogliate artificialmente con questi sistemi.»

Grazie Alessandro!

«Grazie, Kiss Kiss a tutti!»

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