L’addio a Eleonora Giorgi
Il 5 marzo si sono svolti i funerali di Eleonora Giorgi, l’attrice scomparsa all’età di 71 anni. La cerimonia ha visto una grande partecipazione di amici, colleghi e fan che hanno voluto dare l’ultimo saluto a una delle figure più amate del cinema italiano. Tra i presenti, oltre ai figli dell’attrice, che hanno espresso il loro dolore per la perdita della madre, una folla che ha riempito la chiesa, testimoniando l’affetto e la stima che Eleonora Giorgi ha saputo conquistare nel corso della sua carriera.
Il ricordo di Nicoletta Ercole
Durante il programma televisivo ‘La volta buona’, l’amica e costumista Nicoletta Ercole ha condiviso un ricordo personale di Eleonora Giorgi. Le due erano legate da una lunga amicizia e collaborazione professionale, e le parole di Ercole hanno sottolineato quanto fosse speciale il legame che le univa. “Era una persona straordinaria, sempre pronta a dare il meglio di sé”, ha aggiunto la costumista, ricordando con affetto i momenti trascorsi insieme. “Il suo ultimo messaggio vocale è del 22 febbraio. Lei mi disse: “Purtroppo questa è l’ultima volta che ci sentiamo, non ho più la forza di fare niente, di parlare, neanche di mettere un cuoricino. Le cure per il dolore mi stanno debilitando. Ti voglio bene, ti prego di dirlo anche a Francesca (Ornella Muti)”, ha raccontato Ercole, visibilmente commossa. Dopo aver scoperto la malattia, l’attrice aveva cominciato a riflettere sul suo funerale e aveva chiesto a Nicoletta che due brani fossero suonati per la sua celebrazione: “Wish you were here dei Pink Floyd, al momento dell’ingresso in Chiesa e a Whiter Shade of Pale all’uscita in quanto, come ha raccontato Nicoletta Ercole, si trattava della colonna sonora della loro adolescenza.
Una carriera indimenticabile
Nata nel 1953, Eleonora Giorgi debutta nel cinema a inizio anni ’70 con piccole parti in film di genere. Il suo primo ruolo importante arriva con Storia di una monaca di clausura (1973) di Domenico Paolella, un film drammatico che la impone come volto promettente del cinema italiano. Ma è nel filone della commedia sexy che diventa una vera star, grazie a titoli come Pane, burro e marmellata (1977) e Il comune senso del pudore (1976) di Alberto Sordi. Negli anni ’80, Eleonora Giorgi riesce a scrollarsi di dosso l’immagine leggera della commedia erotica per dimostrare il suo talento drammatico. Nel 1982 vince il David di Donatello come miglior attrice protagonista per Borotalco, capolavoro di Carlo Verdone, in cui interpreta la romantica e fragile Eleonora. Questo premio segna il suo ingresso definitivo nel cinema d’autore, lavorando con registi come Pasquale Festa Campanile (Giochi d’estate, 1984) e Giuseppe Bertolucci (Segreti segreti, 1985).
L’eredità di Eleonora Giorgi
Oltre ai suoi successi professionali, Eleonora Giorgi lascia un’eredità fatta di amore e affetto. I suoi figli, Paolo Ciavarro e Andre Rizzoli, hanno voluto ricordare la madre non solo come un’attrice di talento, ma anche come una donna straordinaria che ha saputo trasmettere valori importanti. La partecipazione di tante persone al suo ultimo saluto è la testimonianza di quanto fosse amata e rispettata. Il ricordo di Eleonora Giorgi continuerà a vivere nei cuori di chi l’ha conosciuta e apprezzata.