Il team Israel-Premier Tech ha deciso di cambiare la propria maglia durante la Vuelta a causa delle proteste pro-palestinesi che hanno preso di mira i corridori della squadra. La decisione è stata presa per garantire la sicurezza degli atleti e dell’intero gruppo, dopo giorni di tensione e timori legati alle manifestazioni.
Sicurezza e nuova maglia
La squadra ha annunciato prima della partenza della 14a tappa che i corridori indosseranno divise con il solo monogramma della squadra per il resto della corsa. “Per dare priorità alla sicurezza dei nostri corridori e dell’intero gruppo, data la natura pericolosa di alcune proteste durante la Vuelta, Israel-Premier Tech ha fornito ai suoi corridori divise con il monogramma della squadra per il resto della corsa”, ha comunicato il team. “Il nome della squadra rimane, ma il monogramma della maglia è ora in linea con le precedenti decisioni di branding per i nostri veicoli e l’abbigliamento casual”, ha spiegato la squadra su X.
Preoccupazioni tra i corridori
Diversi corridori della squadra hanno espresso preoccupazione per la loro sicurezza dopo le nuove proteste pro-palestinesi avvenute prima della salita di Angliru. Le manifestazioni hanno aumentato la tensione attorno al team, che è stato oggetto di numerose richieste di ritiro dalla corsa. Nonostante ciò, la squadra ha scelto di continuare la partecipazione alla Vuelta.
Decisione di proseguire la corsa
Il team Israel-Premier Tech, che ha un solo corridore di nazionalità israeliana, ha assicurato che proseguirà la corsa fino a Madrid, traguardo finale di questa 80a edizione della Vuelta. La decisione di cambiare la maglia è stata presa per rispondere alle preoccupazioni sulla sicurezza, mantenendo comunque la presenza della squadra in gara.