Il Gran Premio di Las Vegas regala un colpo di scena nella lotta per il titolo 2025. Max Verstappen conquista il successo sul circuito cittadino del Nevada e riaccende le speranze nella corsa al Mondiale quando mancano solo due appuntamenti alla fine della stagione.
L’olandese della Red Bull, campione del mondo in carica, taglia il traguardo davanti alla McLaren di Lando Norris e alla Mercedes di George Russell, rimescolando gli equilibri in una classifica iridata mai così combattuta.
La gara: Red Bull davanti a tutti, McLaren e Mercedes inseguono
La notte americana parla la lingua di Verstappen: gestione impeccabile, ritmo costante e un finale in controllo che gli permette di tenere dietro Norris, leader del campionato e secondo sul traguardo. Terzo posto per Russell, mentre l’altra McLaren, quella di Oscar Piastri, chiude in quarta posizione.
Quinto Kimi Antonelli con la Mercedes, seguito dalle due Ferrari, ancora una volta lontane dalla vetta. Charles Leclerc termina sesto, mentre Lewis Hamilton — al volante dell’altra rossa — chiude decimo. Tra loro si inserisce la Williams di Carlos Sainz, settimo, e la RB di Isack Hadjar, ottavo. A completare la top ten c’è Nico Hulkenberg, nono con la Sauber.
Classifica Mondiale: Norris guida, ma tutto è ancora possibile
Nonostante la vittoria di Verstappen, Lando Norris esce da Las Vegas con un margine ancora significativo: 408 punti contro i 378 del compagno di squadra Piastri. La Red Bull, però, resta in agguato. Con il successo negli Stati Uniti, Verstappen sale infatti a 368 punti, riportandosi a ridosso dei due piloti McLaren.
Le combinazioni per l’olandese sono semplici e drastiche: deve vincere entrambe le gare rimanenti e sperare in un passo falso da parte della scuderia di Woking.
Prossima tappa: Qatar, ultimo bivio prima del finale
Il Mondiale ora si sposta in Medio Oriente: domenica prossima si corre il Gran Premio del Qatar, penultimo atto di una stagione che si preannuncia tesa fino all’ultimo giro. La sfida tra McLaren e Red Bull entra nella sua fase decisiva e Las Vegas potrebbe aver segnato il punto di svolta.
