Negli ultimi anni, il fenomeno dei “finti sold out” nei concerti ha sollevato numerose polemiche nel mondo della musica italiana. Artisti e critici hanno denunciato pratiche discutibili che compromettono l’integrità degli eventi live e la fiducia del pubblico.
Federico Zampaglione e la denuncia dei “finti sold out”
Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino, ha recentemente condiviso un articolo che analizza il fenomeno dei “finti sold out” nei concerti. Nel suo post, Zampaglione ha commentato: “Questo articolo spiega in modo perfetto il meccanismo di una grandissima parte della musica live di oggi. Anzi è anche leggermente meno pesante di come le cose stiano in realtà… leggete ragazzi e fatevi un’idea”.
Le pratiche discutibili nel settore dei concerti
Per creare l’illusione di un “tutto esaurito”, alcuni organizzatori distribuirebbero biglietti omaggio o a prezzi simbolici, riempiendo artificialmente gli spazi vuoti. Inoltre, l’utilizzo di teloni neri per coprire le aree non occupate e l’annullamento di date con la scusa di malanni improvvisi sono strategie adottate per mascherare la scarsa vendita di biglietti.
Le conseguenze per gli artisti e il pubblico
Queste pratiche non solo distorcono la percezione del successo di un artista, ma possono anche danneggiare la fiducia del pubblico e compromettere la sostenibilità economica degli eventi live. Critici come Paolo Talanca hanno sottolineato come alcuni artisti, pur non avendo un seguito adeguato, si esibiscano in stadi grazie a queste strategie, creando un’idea di grandezza infondata.