La terza stagione di “Squid Game” ha concluso la serie con un finale intenso e ricco di colpi di scena, lasciando i fan con molte domande sul futuro del franchise. Il protagonista Seong Gi-hun ritorna nel gioco con l’intento di smantellarlo dall’interno, affrontando nuove sfide mortali e dilemmi morali. Nonostante i suoi sforzi, tradimenti e perdite significative complicano il suo percorso, culminando in un sacrificio estremo per salvare la figlia di Jun-hee, che viene dichiarata vincitrice del gioco.
Nuovi giochi e sviluppi narrativi
In questa stagione, sono stati introdotti nuovi giochi letali come “Nascondino” e “Salto della corda”, aumentando ulteriormente la tensione e la brutalità delle sfide. La narrazione si concentra profondamente sullo sviluppo dei personaggi, in particolare sul conflitto morale di Gi-hun e sul tragico destino di Jun-hee, che muore dopo aver dato alla luce sua figlia. Il Front Man, In-ho, rivela la sua identità a Gi-hun e cerca di convincerlo a uccidere gli altri per vincere, ma Gi-hun rifiuta, mantenendo la sua umanità. In-ho, colpito dal sacrificio di Gi-hun, consegna la bambina e le vincite alla figlia di Gi-hun, Ga-yeong.
Cameo e possibili spin-off
Il finale della stagione presenta un cameo sorprendente: Cate Blanchett appare nei panni di una reclutatrice in una metropoli occidentale, suggerendo l’espansione del gioco a livello globale. Questa scena ha alimentato speculazioni su un possibile spin-off ambientato negli Stati Uniti, con alcune fonti che indicano il coinvolgimento del regista David Fincher in un progetto legato all’universo di “Squid Game”.
Accoglienza critica
La terza stagione ha ricevuto recensioni generalmente positive, con un punteggio dell’83% su Rotten Tomatoes basato su 41 recensioni ufficiali. Sebbene non abbia raggiunto i livelli della prima stagione, che detiene un punteggio del 95%, la stagione finale è stata apprezzata per la sua intensità e profondità tematica.