Un impegno rinnovato contro il razzismo
La Lega Serie A, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, rinnova il suo impegno nella lotta contro il razzismo e ogni forma di discriminazione. La campagna “Keep Racism Out” torna protagonista in occasione della 29ª e 30ª giornata del campionato di Serie A, coincidente con la XXI Settimana di Azione contro il razzismo, dal 17 al 23 marzo 2025. L’iniziativa mira a sensibilizzare il pubblico e a promuovere valori di rispetto e tolleranza all’interno e all’esterno degli stadi.
Messaggi di inclusione sui social e negli stadi
Secondo recenti studi, un tifoso su cinque considera gli insulti razziali come parte normale del tifo. Per contrastare questa mentalità, la campagna “Keep Racism Out” lancia un nuovo spot con il messaggio “Se discrimini, se sei razzista, TU sei #OUT”. Il video, che sarà presentato in anteprima sugli account social ufficiali della Serie A, vede la partecipazione di testimonial d’eccezione come Fabio Capello, Alessandro Del Piero e Christian Vieri. Il video sarà diffuso sui canali social della Lega Serie A e trasmesso sui maxischermi degli stadi a partire dalla 29ª giornata fino al termine della stagione.
Iniziative sui campi di gioco
Durante le giornate di campionato interessate, ogni stadio vedrà personalizzati il podio portapallone, l’arco di allineamento e la lavagna luminosa per le sostituzioni con l’adesivo dell’iniziativa. Inoltre, i capitani delle squadre indosseranno una fascia simbolo della giornata e sulle maniche destre delle maglie dei calciatori sarà applicata la patch “Keep Racism Out”. Luigi De Siervo, amministratore delegato di Lega Serie A, ha dichiarato: “La Lega Serie A è sempre in prima linea nella lotta contro il razzismo e ogni forma di discriminazione con la propria campagna di sensibilizzazione ‘Keep Racism Out’, promossa fin dal 2020 sempre insieme a UNAR”. Quest’anno, l’iniziativa coinvolge anche i bambini tra i 6 e i 10 anni, che accompagnano i calciatori sul campo indossando la maglia simbolo della campagna, diventando così piccoli ambasciatori dei valori di rispetto e tolleranza.