Prosegue lo scontro sull’eredità di Pippo Baudo tra l’ex moglie Katia Ricciarelli e Dina Minna, storica assistente e segretaria del conduttore televisivo. Dopo le dichiarazioni rilasciate dalla soprano, Minna ha deciso di agire per vie legali inviando una diffida formale.
La diffida dell’assistente
Il provvedimento, firmato dall’avvocato Jacopo Pensa – amico di lunga data di Baudo e legale di Minna – è stato notificato ieri a Ricciarelli. La cantante lirica è stata avvisata che ulteriori dichiarazioni considerate «non veritiere» dalla controparte potrebbero portare a conseguenze giudiziarie.
Secondo quanto riportato da Il Giornale, Minna avrebbe commentato: «Alla fine Pippo a Katia non voleva più neanche vederla», ribaltando la versione fornita dall’ex moglie, che invece aveva accusato l’assistente di aver reso difficile il loro rapporto.
Il testamento di Baudo
Alla lettura del testamento del presentatore, scomparso nei mesi scorsi, Ricciarelli non ha ricevuto nulla. L’eredità è stata suddivisa tra i due figli di Baudo, Alessandro e Tiziana, e la stessa Minna, che ha ottenuto un terzo del patrimonio stimato in circa 10 milioni di euro.
Una scelta che ha alimentato polemiche e recriminazioni. «Non ritengo sia giusto che la segretaria abbia avuto la stessa frazione dei figli veri» aveva dichiarato Ricciarelli al Messaggero.
Le accuse della soprano
Ricciarelli, pur sottolineando di non aver mai avuto bisogno del denaro dell’ex marito, aveva attaccato duramente la storica collaboratrice: «Se tutte le segretarie sono trattate così, forse ho sbagliato mestiere».
Secondo la cantante, Minna negli ultimi anni sarebbe diventata una figura «ingombrante», filtrando ogni contatto con il conduttore: «Ho provato a chiamarlo tante volte ma, tranne in un’occasione, non sono riuscita a parlargli. Non sapevo nemmeno del suo stato di salute. Per sentirlo dovevo passare attraverso Dina».
Il futuro della vicenda
L’avvocato Pensa ha invitato Ricciarelli a rispettare la diffida in tutte le future dichiarazioni pubbliche legate al nome di Baudo e alla questione ereditaria. Se lo scontro continuerà, la vicenda potrebbe presto approdare in tribunale, trasformando l’addio al “Pippo nazionale” in una lunga battaglia legale.