Sanremo, l’esordio di Joan Thiele con “Eco”. Significato e testo della canzone

Prima presenza sul palco di Ariston per Joan Thiele che ha cantato "Eco"

Joan Thiele ha esordito stasera al Festival di Sanremo 2025 con il brano “Eco”, una canzone che esplora temi di crescita personale, autenticità e resilienza. Il testo affronta le sfide dell’insicurezza e dell’autosabotaggio, invitando ad affrontare le proprie paure e a difendere le proprie idee. 

Il significato della canzone

La canzone è dedicata al fratello di Joan, con il quale condivideva momenti di intimità durante l’infanzia. Questa dedica personale aggiunge profondità emotiva al brano, rendendolo un messaggio di amore e supporto fraterno. Joan ha dichiarato che “Eco” è nata circa un anno e mezzo fa ed è stata scritta in un momento di vulnerabilità. Il brano rappresenta una lettera d’amore al fratello, affrontando temi universali come la paura e l’insicurezza. In un’intervista, Joan ha sottolineato l’importanza di affrontare le proprie fragilità e di difendere le proprie idee, invitando gli ascoltatori a non temere di esprimere se stessi. “Eco” è il singolo di lancio dell’album “Joanita”, previsto per il 21 febbraio 2025, segnando una nuova fase artistica per Joan Thiele. 

Il testo di “Eco”

E ti giuro non ho più bisogno di fingere
Questa mia vita è il mio viaggio ed io
Traccio da sola le scelte che faccio
Ma se ci sei tu
Ho più coraggio
E ricordo quando eri bambino
E restavamo ore abbracciati nel letto
Per sentirci grandi e la musica poi ci baciava
Per farci sentire un po’ meno soli
Forse sarà l’insicurezza
Sarà che per noi la famiglia non è mai la stessa
Sarà che siamo figli dell’indifferenza
Cresciuti da una donna più pura della bellezza
E se potessi dirti che
Qui la paura non ha età
Tu fissala forte dentro gli occhi
Spara al centro qui la notte non ci fotte
(Bang bang woo)
E ti giuro se il tempo è una linea che cambia
Sarò la tua eco e poi mai la distanza che corre tra il mondo e le cose
Ma se ci sei tu
Sì, resto calma
Forse sarà l’insicurezza
Sarà che per noi la famiglia non è mai la stessa
Sarà che siamo figli dell’indifferenza
Cresciuti da una donna più pura della bellezza
E se potessi dirti che
Qui la paura non ha età
Tu fissala forte dentro gli occhi
Spara al centro qui la notte non ci fotte
E se capissi perché contano sempre più le idee
Rimangono negli occhi della gente
Hanno più potere della rabbia
Tu difendile
E quando ti senti più fragile
Cambia la pelle
Equilibrio instabile
Fidati è meglio sbagliare che restare immobile
E se potessi dirti che
Qui la paura non ha età
E se capissi perché contano sempre più le idee
Rimangono negli occhi della gente
Hanno più potere della rabbia
Tu difendile

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