A seguito della diffusione di un messaggio vocale privato, l’attore Raoul Bova ha deciso di registrare come marchio la frase “occhi spaccanti” per tentare di fermare la circolazione dell’audio. La richiesta è stata presentata il 5 agosto presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
La registrazione del marchio “occhi spaccanti”
Il 5 agosto, l’attore Raoul Bova ha depositato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi la richiesta di registrazione per la frase “occhi spaccanti” e per l’intera espressione “Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti”. Queste frasi, tratte da un messaggio vocale inviato alla modella Martina Ceretti, sono diventate virali sui social media. La registrazione del marchio copre diversi settori, tra cui cosmetici, cartoleria, calzature, abbigliamento, prodotti alimentari e alcolici, oltre a servizi di consulenza e telefonia.
Obiettivo: fermare la diffusione dell’audio
L’avvocata Michela Carlo, rappresentante legale di Bova, ha dichiarato all’Adnkronos: “È semplicemente un modo, come tanti, per far cessare la diffusione dei video”. La registrazione del marchio conferirebbe all’attore il diritto esclusivo sull’uso delle frasi, permettendogli di intraprendere azioni legali contro eventuali violazioni.
Intervento del Garante per la protezione dei dati personali
Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un’istruttoria in seguito a un reclamo presentato da Bova, con l’obiettivo di accertare eventuali violazioni della normativa sulla privacy e delle regole deontologiche dei giornalisti. L’Autorità ha emesso un avvertimento nei confronti di tutti i potenziali utilizzatori dell’audio o di contenuti estratti dalla conversazione privata dell’attore, ribadendo che la loro ulteriore diffusione potrà comportare l’adozione di provvedimenti sanzionatori.