«Non mi perdonerò mai quello che ho fatto trent’anni fa. Pippo Baudo mi rimarrà nel cuore». Così, con un filo di voce, Pino Pagano, 69 anni, ricorda la sera del 23 febbraio 1995, quando lo storico conduttore siciliano lo fermò in diretta nazionale all’Ariston davanti a 16 milioni di telespettatori, impedendogli un «suicidio inscenato». A due giorni dalla scomparsa di Baudo, Pagano si confessa al Corriere di Bologna: «Sono sconvolto, mi dispiace molto per Pippo. Anche se non avevamo più rapporti, l’ho sempre sentito come una persona molto bella. Non potrò mai cancellare quell’episodio dalla mia vita».
«Era tutto programmato, ma mi hanno fregato»
Oggi Pino Pagano vive in una casa popolare a Castel Maggiore, segnato da problemi di salute e dalla rimozione di un polmone. Con amarezza ricorda i dettagli di quella serata: «Non ero disperato e nemmeno disoccupato: facevo l’autotrasportatore. Ma volevo diventare famoso, scrivere un libro, realizzarmi. Pensai che fingere un gesto disperato in diretta mi avrebbe dato notorietà. Fu una leggerezza imperdonabile».
Dopo Sanremo, la verità venne a galla: «Avevo raccontato a una troupe di Rai 3 che era stato tutto programmato, chiesi di spegnere le telecamere ma mi filmarono lo stesso. Pippo si arrabbiò molto, e aveva ragione. Gianni Morandi provò a farci fare pace a Castrocaro, ma alla fine mi disse che Baudo non ne voleva più sapere nulla».
«Dalla Rai nessun compenso, solo 50mila lire da Pippo»
Pagano racconta di non aver mai ricevuto il denaro che gli era stato promesso: «La Rai non mi pagò, nonostante fossero stati dei giornalisti a coinvolgermi. L’unico che mi diede qualcosa fu proprio Baudo: 50mila lire di tasca sua. Non so se sapesse che era stato tutto organizzato a tavolino, ma appena emerse si dissociò pubblicamente».
Tra musica e rimpianti
Un anno dopo quell’episodio, Pagano provò a rilanciarsi con un disco, Martina, inciso con Umberto Maggi e i Nomadi: «Oggi lo vendono ancora online, ma io non ho mai percepito un centesimo». Da allora, la sua vita è rimasta segnata da quell’immagine, da quell’attimo diventato memoria televisiva collettiva.
«Se potessi rivederlo…»
Alla domanda su cosa direbbe oggi a Pippo Baudo, Pagano si commuove: «Gli chiederei scusa, gli direi che aveva ragione. È come se mi fosse caduta addosso una cosa più grande di me che non ho saputo gestire. Se avessi riallacciato i rapporti con lui, forse le cose sarebbero andate diversamente. Invece sono rimasto incatenato a quella scena, e me ne sono pentito amaramente».