Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto un appello pubblico ai membri della Global Sumud Flotilla, chiedendo loro di riconsiderare la decisione di forzare il blocco navale israeliano per raggiungere Gaza. L’invito del capo dello Stato, espresso tramite un comunicato ufficiale del Quirinale, sottolinea la priorità di proteggere l’incolumità dei volontari senza compromettere l’obiettivo umanitario della missione.
Negli ultimi giorni, la Flotilla aveva respinto l’ipotesi di consegnare gli aiuti a Cipro, dove il Patriarcato latino di Gerusalemme avrebbe garantito la creazione di un corridoio sicuro verso Gaza. Mattarella ha ribadito che questa soluzione permetterebbe di far arrivare gli aiuti alla popolazione in difficoltà, evitando rischi che potrebbero essere anche superiori all’arresto, considerando la presenza di un blocco navale attivo.
Il presidente ha evidenziato l’importanza di salvaguardare il valore della missione, già ampiamente riconosciuto a livello internazionale, suggerendo che accettare il piano alternativo non ne comprometterebbe la portata simbolica e concreta. L’iniziativa del Patriarcato, con il sostegno dei volontari locali, assicurerebbe la consegna sicura degli aiuti destinati a bambini, donne e uomini di Gaza.
L’appello di Mattarella si inserisce in un contesto di alta tensione politica e umanitaria, mentre l’Italia segue da vicino gli sviluppi della missione e coordina la presenza di unità navali per garantire supporto in caso di necessità. La decisione finale della Flotilla resta al momento in sospeso, ma il messaggio del capo dello Stato invita a privilegiare sicurezza e pragmatismo per portare a termine l’obiettivo umanitario senza ulteriori rischi