Marracash a Napoli: “Non basta gridare ‘Free Gaza’, facciamo sentire il nostro potere”

Durante il concerto allo Stadio Maradona, Marracash ha invitato il pubblico a passare dalle parole ai fatti riguardo al conflitto in Palestina.

Durante il concerto allo Stadio Maradona di Napoli, Marracash ha espresso la sua frustrazione riguardo all’efficacia delle dichiarazioni pubbliche contro la guerra in Palestina. Ha sottolineato che gridare slogan come “Free Gaza” o pubblicare post sui social media potrebbe non essere sufficiente per fermare le stragi. Il rapper ha invitato il pubblico a riconoscere il proprio potere e a utilizzarlo in modo concreto, affermando che “il potere capisce soltanto il potere”.

L’appello di Marracash al pubblico napoletano

Durante la prima data del suo tour negli stadi, Marracash ha condiviso con il pubblico napoletano le sue riflessioni sul conflitto in Palestina. Ha evidenziato l’importanza di far sentire la propria voce, ma ha anche espresso dubbi sull’efficacia di azioni come scrivere post o gridare slogan. Il rapper ha sottolineato che, sebbene queste azioni abbiano un valore, potrebbero non essere sufficienti per fermare le stragi. Ha quindi invitato il pubblico a riconoscere il proprio potere e a utilizzarlo in modo concreto, affermando che “il potere capisce soltanto il potere”.

Il contesto del concerto e la partecipazione del pubblico

Il concerto di Marracash allo Stadio Maradona ha segnato l’inizio del suo tour negli stadi italiani, un traguardo significativo per un artista rap. L’evento ha attirato migliaia di fan, dimostrando il forte legame tra il rapper e la città di Napoli. Durante la serata, Marracash ha affrontato temi sociali e politici, coinvolgendo il pubblico in una riflessione collettiva sull’importanza di azioni concrete per affrontare le ingiustizie globali.

La posizione di Marracash sul conflitto in Palestina

Marracash ha già in passato espresso posizioni critiche riguardo al conflitto israelo-palestinese. In un’intervista del dicembre 2024, ha utilizzato il termine “genocidio” per descrivere la situazione a Gaza, sottolineando la necessità di prendere posizione su questioni politiche e sociali. Queste dichiarazioni riflettono l’impegno dell’artista nel sensibilizzare il pubblico su temi di rilevanza globale. 

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