Luca Bizzarri è il protagonista del nuovo appuntamento con Stories, il ciclo di interviste di Sky TG24 dedicato ai volti più significativi dello spettacolo. Ospite del vicedirettore Omar Schillaci e con la regia di Roberto Contatti, l’attore, comico e conduttore si racconta in Luca Bizzarri – Genova dentro, un ritratto intimo e profondo della sua carriera e del legame con la sua città. L’intervista andrà in onda lunedì 7 aprile alle 21:00 su Sky TG24 ed è disponibile anche On Demand. Durante l’intervista ha condiviso alcuni dettagli della sua infanzia e del suo rapporto con il collega Paolo Kessisoglu e ha ha parlato delle difficoltà economiche affrontate dalla sua famiglia e di come queste esperienze abbiano influenzato la sua carriera e la sua vita personale.
Un’infanzia difficile
Luca Bizzarri ha raccontato di aver vissuto un’infanzia segnata da difficoltà economiche. “Con i miei vivevo in una casa di 43 metri quadrati senza letti”, ha dichiarato l’attore, sottolineando come la sua famiglia abbia dovuto affrontare momenti di grande ristrettezza. Nonostante le difficoltà, Bizzarri ha spiegato di quanto sia legato al fratello Roberto e di come queste esperienze lo abbiano reso più forte e determinato a inseguire i suoi sogni nel mondo dello spettacolo.
Il rapporto con Paolo Kessisoglu
Parlando del suo rapporto con Paolo Kessisoglu, che per la prima volta ha incontrato alla scuola di recitazione del teatro stabile di Genova, Bizzarri ha rivelato che all’inizio della loro collaborazione i due parlavano poco. “I primi anni mi ero visto poco con Paolo, ma quando iniziai a pensare ai miei primi lavori e avevo bisogno di un musicista, siccome lui lo era, gli proposi di collaborare con me. Quindi, da lì è iniziato tutto, scoprendo che era anche molto bravo in altro”, ha ammesso, ma con il tempo il loro rapporto si è evoluto in una solida amicizia e una proficua collaborazione professionale. Insieme, hanno formato un duo comico di successo, noto per la loro chimica sul palco e la capacità di far ridere il pubblico.
“Mi emoziono per tutto”
Durante l’intervista, dopo aver ammesso di essere una persona che ride per le cose “stupide” confessa anche di essere particolarmente sensibile: “Piango per qualsiasi cosa, ad esempio anche quando guardo le Olimpiadi, ogni volta che vedo una medaglia d’oro mi commuovo. Mi emoziono per tutto e, purtroppo, ho notato che con l’età questa cosa non migliora, anzi, peggiora”, ha scherzato. Alla domanda che chiude con la frase incompleta “Vorrei essere più…”, risponde con la sua solita comicità: “Giovane! Mi piacerebbe avere l’esperienza che ho ora, ma poter guardare il mondo di oggi con la forza e la rabbia che avevo una volta”.