Un ricordo intimo, carico di emozione, pronunciato con la voce di chi non ha mai smesso di sentirsi moglie. Katia Ricciarelli torna a parlare di Pippo Baudo a pochi mesi dalla scomparsa del celebre conduttore, avvenuta lo scorso 16 agosto a Roma, e lo fa nel periodo più delicato dell’anno: il Natale. Ospite di Storie di Donne al Bivio, il programma condotto da Monica Setta, l’ex soprano ha ripercorso la loro lunga storia d’amore, tra memoria, dolore e gratitudine.
Il legame che va oltre il tempo
Nella puntata in onda sabato 27 dicembre su Rai 2, Katia Ricciarelli ha raccontato un rapporto che, nonostante il divorzio, non si è mai realmente interrotto. “Pippo è mancato da più di quattro mesi, ma per me c’è ancora”, ha spiegato, descrivendo una presenza che continua a sentirsi nella quotidianità. Un sentimento che l’artista paragona a quello provato per la madre, con la quale dice di continuare a dialogare idealmente.
Baudo, sposato nel 1986 a Militello — il paese siciliano a cui era profondamente legato — è stato, nelle parole di Ricciarelli, l’unico vero grande amore della sua vita. “Prima di lui non mi ero mai voluta sposare”, ha confidato, sottolineando come quel matrimonio abbia segnato un punto di svolta umano ed emotivo, impossibile da archiviare come passato.
La notizia della morte e l’ultimo saluto
Il racconto si fa più duro quando Ricciarelli rievoca il momento in cui ha appreso della scomparsa dell’ex marito. Non una telefonata ufficiale, ma una serie di messaggi di condoglianze ricevuti sul cellulare. “Nessuno mi ha avvisato”, ha ricordato. Da lì, la corsa a Roma per la camera ardente, con un solo desiderio: stringere la figlia di Baudo, Tiziana, alla quale dice di aver voluto profondamente bene.
Un passaggio che restituisce il senso di una famiglia rimasta tale anche oltre la fine formale del matrimonio, celebrato e poi sciolto dopo 18 anni, ma mai cancellato sul piano affettivo.
Un amore imperfetto, ma autentico
Nel corso dell’intervista, Katia Ricciarelli non ha idealizzato il rapporto con Baudo. Ha parlato apertamente di alti e bassi, di distanze e riavvicinamenti, come accade in molte coppie. “A volte chiamava, altre volte tornavo io”, ha detto con sincerità. Ma il punto fermo resta uno: “Ci siamo amati davvero”.
Parole semplici, che raccontano un legame profondo, fatto di imperfezioni ma anche di una continuità emotiva che, per Ricciarelli, non si è mai spezzata. “Per me resterà mio marito per sempre”, ha aggiunto, senza retorica.
Il gesto simbolico per Natale
Il ricordo più delicato arriva infine parlando del Natale. Nella sua villa, Katia Ricciarelli coltiva delle rose, e proprio a una di queste affiderà il suo pensiero per Pippo Baudo. “Il giorno di Natale una rosa la dedicherò a lui”, ha rivelato.
Un gesto silenzioso, lontano dai riflettori, che chiude un racconto intimo e restituisce l’immagine di un amore che non chiede celebrazioni, ma sopravvive nel tempo attraverso piccoli rituali, memoria e rispetto.
