Judo, la federazione mondiale riammette l’uso di bandiera e inno per gli atleti russi

La federazione mondiale del judo consente agli atleti russi di gareggiare nuovamente con simboli nazionali, a partire dal Grand Slam di Abu Dhabi.

La federazione mondiale del judo ha deciso di riammettere gli atleti russi alle competizioni internazionali con la possibilità di gareggiare sotto la propria bandiera e con l’inno nazionale. Questa decisione rappresenta la prima apertura tra le federazioni sportive internazionali dopo il bando imposto dal Comitato Olimpico Internazionale e da altri organismi a seguito dell’invasione dell’Ucraina.

Fine del bando per gli atleti russi 

L’Esecutivo della International Judo Federation (Ijf) ha votato per permettere agli atleti russi di tornare a gareggiare con tutti i simboli nazionali. “La decisione è valida dall’Abu Dhabi Grand Slam”, si legge nella comunicazione ufficiale della federazione. Da venerdì, quindi, i judoka di Mosca potranno partecipare a pieno titolo alla competizione in programma negli Emirati Arabi Uniti.

Il precedente del 2022 

Nel 2022, la Ijf aveva tolto a Vladimir Putin la carica di presidente onorario della federazione. Questa misura era stata adottata dopo l’inizio del conflitto in Ucraina e aveva segnato una presa di posizione netta da parte della federazione mondiale del judo nei confronti della Russia. La nuova decisione segna un cambiamento rispetto alle restrizioni imposte negli ultimi anni.

Le reazioni e il contesto internazionale

La scelta della federazione mondiale del judo sarebbe la prima tra le grandi organizzazioni sportive internazionali a porre fine al bando per gli atleti russi. Il provvedimento riguarda esclusivamente il judo e non coinvolge altre discipline sportive, che mantengono ancora le restrizioni decise in precedenza. La decisione dell’Ijf si applica a partire dal Grand Slam di Abu Dhabi, evento che segna il ritorno ufficiale degli atleti russi con inno e bandiera.

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