Il nuovo cinema italiano: ecco i 10 film che hanno segnato il 2025

Dieci titoli per raccontare un anno di cinema italiano tra esordi folgoranti, ritorni d’autore e film diventati cult.

Il 2025 è stato uno degli anni più discussi e complessi per il cinema italiano recente. Tra polemiche sui finanziamenti, timori per il futuro della filiera e un pubblico spesso difficile da intercettare, le sale hanno però restituito un dato incoraggiante: il nostro cinema non solo è vivo, ma sta cambiando pelle. Autori affermati e nuove voci hanno messo in campo opere personali, rischiose e spesso sorprendenti, capaci di ridisegnare l’immaginario nazionale.

Ecco i dieci titoli che più di tutti hanno rappresentato l’anno cinematografico italiano.

1. Le città di pianura – Francesco Sossai

Il film rivelazione del 2025. Road movie anomalo e poetico, ambientato nelle pianure del Nord-Est, ha trasformato la provincia in un microcosmo epico, conquistando critica e pubblico. È stato anche uno dei pochi casi di cinema “d’autore” capace di ottenere risultati importanti al botteghino, imponendo Sossai come nuova voce centrale del panorama italiano.

2. Queer – Luca Guadagnino

Guadagnino firma forse la sua opera più intima: un film in inglese ma di produzione italiana, che rilegge Burroughs con una sensualità malinconica e una tensione romantica quasi visionaria. Con un Daniel Craig sorprendente, Queer è stato uno dei titoli più sottovalutati dell’anno, ma anche uno dei più radicali.

3. Il rapimento di Arabella – Carolina Cavalli

Un on the road inquieto e delicato che racconta solitudine e identità senza mai ricorrere a cliché. Carolina Cavalli conferma una poetica personalissima, affidando a Benedetta Porcaroli un personaggio fragile e potentissimo insieme. Uno dei segnali più chiari del nuovo cinema italiano al femminile.

4. La città proibita – Gabriele Mainetti

Kung fu movie, commedia romantica e tragedia popolare convivono in un’opera che osa fondere Oriente e Roma, Shakespeare e l’action. Mainetti prosegue la sua strada da autore “fuori formato”, creando un film che oggi appare già di culto, nonostante una distribuzione che non gli ha reso piena giustizia.

5. Il maestro – Andrea Di Stefano

Una commedia italiana moderna che parla di fallimenti, occasioni perse e seconde possibilità. Pierfrancesco Favino regala una delle sue interpretazioni più intense in un film che riconcilia il pubblico con una commedia capace di emozionare senza rinunciare alla profondità.

6. Cinque secondi – Paolo Virzì

Virzì torna a raccontare le fragilità umane con il suo tocco riconoscibile, ma arricchito da una struttura più cupa e stratificata. Tra melodramma e thriller giudiziario, Cinque secondi segna una delle prove più solide del regista degli ultimi anni.

7. La vita da grandi – Greta Scarano

Uno degli esordi più riusciti dell’anno. Con uno sguardo leggero e mai retorico, il film racconta l’autismo e il desiderio di autonomia, trovando un equilibrio raro tra commozione e vitalità. Matilda De Angelis e Yuri Tuci guidano un racconto che ha conquistato anche l’attenzione internazionale.

8. Testa o croce? – Rigo de Righi, Zoppis

Un western all’italiana che rilegge il mito con ironia e malinconia. Borghi e Tereszkiewicz guidano un film visivamente potente che segna il ritorno di un vero cinema di genere autoriale.

9. Fuori – Mario Martone

Biopic spezzato e jazzato dedicato a Goliarda Sapienza. Martone costruisce un ritratto non convenzionale, sospeso tra memoria, letteratura e visione. Valeria Golino, Matilda De Angelis ed Elodie portano sullo schermo un’opera colta e magnetica.

10. Diciannove – Giovanni Tortorici

Esordio ruvido e generazionale che racconta la formazione sentimentale di un ragazzo fuori dagli schemi. Un film che parla la lingua dei ventenni senza cercare scorciatoie, imponendo Tortorici come una delle voci più promettenti del nuovo cinema italiano.

Un anno che cambia rotta

Dal successo di Le città di pianura ai debutti che hanno scosso la critica, il 2025 ha mostrato un cinema italiano in trasformazione. Meno rassicurante, più coraggioso, spesso imperfetto ma vivo. Un segnale chiaro: la nuova stagione del nostro cinema è già cominciata.

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