Cristiana Girelli, capocannoniere della nazionale italiana femminile, ha parlato al Quirinale durante la cerimonia di accoglienza delle azzurre di ritorno dall’Europeo. L’attaccante non è riuscita a trattenere le lacrime mentre rivendicava il percorso della squadra e chiedeva maggiore attenzione per il calcio femminile in Italia.
Richiesta di rispetto e visibilità
Durante il suo intervento, Girelli ha dichiarato: “Meritiamo rispetto e visibilità: il calcio femminile, in Italia, ha fatto tanta strada ma ha ancora fame”. L’attaccante ha sottolineato l’importanza di continuare a sognare in grande, aggiungendo: “Vogliamo sognare in grande. Perché sappiamo che sulle nostre spalle non abbiamo solo la maglia azzurra, ma il sogno di tante bambine che vogliono arrivare lì dove siamo noi: ogni bambina con un pallone in mano ha diritto a sognare”.
Il ricordo della semifinale
Girelli ha poi ricordato la semifinale persa contro l’Inghilterra, spiegando: “Siamo arrivate a 1′ dalla finale, ma non è quel minuto che ci qualifica: è il cammino”. Ha voluto evidenziare il valore del percorso fatto dalla squadra, più che il risultato finale, sottolineando la forza del gruppo.
Il collettivo azzurro
Nel suo discorso, Girelli ha definito la nazionale non solo come una squadra, ma come “un collettivo che sa cadere senza spezzarsi”. Le sue parole hanno voluto mettere in luce la compattezza e la determinazione delle azzurre, capaci di affrontare le difficoltà senza perdere la propria identità.
 
 
 

 
 
 
