Oggi, 25 novembre 2025, Giorgio Faletti avrebbe festeggiato i suoi 75 anni. Nato ad Asti nel 1950, Faletti è stato uno degli artisti più amati e poliedrici del panorama culturale italiano, un talento che ha saputo muoversi con naturalezza tra il mondo della musica, della scrittura, del teatro e della televisione. La sua morte, avvenuta nel 2014 a causa di un cancro ai polmoni, ha lasciato un vuoto profondo nel cuore di chi lo amava, ma il suo lascito artistico continua a vivere.
Un uomo di mille talenti
Faletti è stato attore, comico, scrittore e cantautore. La sua carriera artistica è iniziata negli anni ‘80 con la partecipazione al celebre programma televisivo Drive In, dove si è fatto conoscere come un brillante caratterista e comico. Il suo talento nel raccontare con ironia e freschezza le situazioni quotidiane lo ha reso un volto familiare al grande pubblico. La sua ironia tagliente, mai banale, e il suo modo di raccontare storie lo hanno trasformato in uno dei personaggi più amati della televisione italiana.
Tuttavia, è stata la sua carriera letteraria a regalarle il successo mondiale. Nel 2002, il suo romanzo d’esordio Io uccido diventò un vero e proprio fenomeno editoriale. Questo thriller psicologico, con il suo mix di mistero e introspezione, conquistò il pubblico e divenne un bestseller internazionale. L’autore riuscì a imporsi come uno dei più letti autori italiani, capace di alternare romanzi gialli a opere più emotive, sempre con uno stile incisivo e coinvolgente.
La musica e le sue mille sfumature
Oltre alla scrittura, Giorgio Faletti ha vissuto una carriera musicale che ha avuto un impatto importante ma discreto nel panorama italiano. Nonostante la sua notorietà come scrittore, è stato anche cantautore e autore di testi per altri artisti. Ha scritto per Mina, Milva, Branduardi e Gigliola Cinquetti, portando la sua sensibilità poetica anche nel mondo della musica. Sebbene non sia stato un cantante di successo, la sua produzione musicale rifletteva la stessa intensità e profondità delle sue opere letterarie.
Il ricordo di un uomo sensibile
La morte di Giorgio Faletti nel 2014 è stata un momento doloroso per il mondo della cultura italiana. Nonostante la sua malattia, che lo ha costretto a fare i conti con gravi problemi di salute, Faletti ha continuato a lavorare fino all’ultimo, mantenendo una visione positiva della vita. Come ha ricordato sua moglie, Roberta Bellesini, che lo ha accompagnato fino alla fine, il suo amore per la vita e per la sua arte non è mai venuto meno, neanche nei momenti più difficili. Roberta ha raccontato come, nonostante i lunghi periodi di malattia, Faletti non fosse mai arrabbiato con la vita e come il loro rapporto fosse diventato sempre più forte, un “collante” che li ha uniti nei momenti più complessi.
Quest’anno Roberta Bellesini ha deciso di celebrare la memoria del marito con un libro, “Io dico” (Gallucci Editore), uscito pochi giorni fa, che raccoglie aforismi e pensieri sulla vita, l’amore e la musica che Faletti ha condiviso con gli amici e annotato nei suoi scritti. Questo volume vuole essere un tributo alla sua sensibilità e al suo spirito intellettuale, capace di passare da una carriera di successo nel mondo dello spettacolo a una scrittura noir e letteraria che ha conquistato milioni di lettori.
Un’eredità che vive ancora
Oggi, a 75 anni dalla sua nascita, Giorgio Faletti continua a essere ricordato come uno degli artisti più completi e amati d’Italia. La sua figura è quella di un uomo che ha saputo navigare tra diversi mondi artistici, dall’attore al cantante, dal comico allo scrittore, riuscendo a lasciare un segno indelebile in ogni campo. La sua arte, la sua capacità di raccontare storie universali e la sua umanità lo rendono ancora oggi un simbolo di creatività e passione. Nonostante la sua scomparsa, il ricordo di Giorgio Faletti vive attraverso i suoi libri, le sue canzoni e i suoi ricordi, che continuano a ispirare e a emozionare chi ha avuto la fortuna di incontrarlo attraverso la sua arte.
