Gaia Gozzi è una delle artiste più amate della nuova generazione musicale italiana. La sua voce, il suo stile internazionale e la capacità di mescolare sonorità pop, elettroniche e influenze brasiliane le hanno permesso di distinguersi sin dai primi passi nel mondo dello spettacolo. Oggi, a 26 anni, la cantante ha deciso di raccontarsi senza filtri in una lunga intervista a Vanity Fair, facendo un bilancio del suo percorso e condividendo anche le fragilità che hanno segnato la sua carriera.
Dall’esordio a X Factor alla vittoria ad Amici
Il pubblico ha conosciuto Gaia nel 2016, quando partecipò a X Factor arrivando seconda. Un’esperienza formativa ma anche complessa: «Entri in un contesto in cui gli altri hanno le idee chiare su quello che dovresti fare e sbatti la testa contro cose che non ti appartengono», ha raccontato. Una fase in cui, nonostante le pressioni, ha cercato di difendere la sua identità musicale e culturale.
La vera svolta è arrivata tre anni dopo, nel 2019, con la vittoria ad Amici. Lì Gaia ha trovato un ambiente capace di valorizzarla, soprattutto grazie a Maria De Filippi, che le ha permesso di esprimersi senza compromessi: «Maria mi ha detto: “Il microfono è tuo, scegli”. È stata la prima che ha creduto nel fatto che potessi cantare in portoghese».
Il rapporto con l’ansia
Nell’intervista, Gaia non ha nascosto le difficoltà affrontate lungo il cammino. L’artista ha raccontato di aver vissuto momenti di ansia e solitudine che hanno inciso non solo sulla sua vita privata ma anche sulla sua carriera: «Mi è capitato più volte di sentire un senso di vuoto. Ho imparato a riconoscere queste emozioni più tardi, ad accoglierle e a non fuggirne».
Un tema che la cantante aveva già condiviso con i suoi fan attraverso i social, raccontando come la sensibilità, spesso vissuta come un peso, sia diventata con il tempo una risorsa per comprendere meglio se stessa.
L’esperienza a Sanremo
Tra i traguardi più importanti non poteva mancare la partecipazione al Festival di Sanremo, un’avventura che Gaia ricorda con affetto ma anche con realismo: «Ero arrivata dopo mesi di lavoro intenso per il disco, con poco tempo per staccare. Mi sono ritrovata su quel palco con un po’ di stanchezza in più che mi ha portata a essere più reattiva verso l’esterno». Nonostante le difficoltà, il suo brano è stato accolto positivamente ed è rimasto molto ascoltato: un riconoscimento che, ancora oggi, la rende orgogliosa.
Un percorso autentico
Guardando al futuro, Gaia appare determinata a continuare a scrivere musica che rispecchi la sua essenza. Dall’ansia trasformata in forza, al sostegno ricevuto da chi ha creduto in lei, fino alla capacità di non uniformarsi a percorsi prestabiliti: il suo cammino artistico è fatto di autenticità. E forse è proprio questa sincerità, dentro e fuori dal palco, a renderla una delle voci più amate del panorama musicale italiano contemporaneo.