Dal successo di Pronto, chi gioca? alla caduta improvvisa, fino alla rinascita nella scrittura: Enrica Bonaccorti ripercorre la sua carriera in un’intervista al Corriere della Sera, svelando i momenti più intensi e dolorosi della sua vita pubblica e privata.
Scelta dalla Rai per sostituire Raffaella Carrà a mezzogiorno, la conduttrice ricorda la paura di quel debutto: “Ero disperata, pensai addirittura di rompermi una gamba per evitarlo. Gianni Boncompagni mi disse: ‘Non ti preoccupare, andrà tutto malissimo’. Per poco non svenni, non conoscevo ancora la sua ironia”. Eppure il programma fu un successo inatteso, al punto da valere a Bonaccorti il soprannome di “miracolata”.
Il punto di svolta arrivò però con l’annuncio della sua gravidanza: “Il giorno dopo tutti i giornali mi misero all’indice come se avessi usato la tv per fini privati. In poche ore persi il bambino, fu un grande dolore. Se fossi stata più protetta, non sarei stata messa da parte nel momento più alto della mia carriera”.
Anni dopo, un altro episodio segnò la sua immagine: la truffa al Cruciverbone durante Non è la Rai. “Una concorrente imbrogliò e io dissi: ‘Fermate la musica, datemi una mitragliatrice!’. Reagii d’impulso, ma non rinnego nulla. Qualcuno mi disse che avrei potuto glissare, ma il nostro destino è il nostro carattere”.
Oggi Bonaccorti si dedica anche alla scrittura: il suo nuovo libro, Nove novelle senza lieto fine, raccoglie poesie e racconti. “Sono diretta, poco diplomatica, forse troppo malleabile in altre circostanze. Ma questo mi ha reso spesso scomoda”.
Tra ricordi e confessioni, la conduttrice guarda alla sua carriera senza rimpianti: “Lavoravo e basta, con impegno ed entusiasmo. Solo dopo mi sono resa conto dei successi. Mi sono presa il lusso dell’indipendenza, che non va bene in nessun lavoro, figuriamoci in questo”.
