De Rossi: “In Italia mancano campioni? Serve più calcio in strada”

Daniele De Rossi parla della mancanza di campioni in Italia e dei lavori di riqualificazione del centro sportivo Anco Marzio.

La mancanza di campioni in Italia

Daniele De Rossi, ex calciatore e attuale proprietario dell’Ostiamare, ha espresso la sua opinione sulla presunta mancanza di campioni nel calcio italiano. “Perché in Italia mancano i campioni? Abbiamo vinto un Europeo pochi anni fa. Sono ragazzi contemporanei che hanno dato vita a un’esperienza incredibile”, ha dichiarato De Rossi. Secondo lui, mentre altre nazioni possono vantare talenti come Mbappé o Foden, l’Italia ha una tradizione più difensiva. Tuttavia, De Rossi è fiducioso che in futuro possano emergere nuovi talenti come Totti e Del Piero. “Per sviluppare i ragazzi come noi mancano ore di calcio a settimana per strada”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza del calcio giocato in strada per la crescita dei giovani calciatori.

L’importanza del calcio in strada

De Rossi ha fatto un confronto con paesi come Argentina e Brasile, dove il calcio in strada è ancora molto praticato. “Se guardiamo Argentina e Brasile la sensazione è che loro continuino a giocare tanto per strada”, ha detto. Questo tipo di esperienza, secondo De Rossi, è fondamentale per lo sviluppo delle abilità calcistiche nei giovani. L’ex calciatore ha sottolineato come la mancanza di questo tipo di pratica in Italia possa essere una delle ragioni per cui il paese non produce più campioni come in passato.

I lavori all’Anco Marzio e il rapporto con la Roma

Durante la conferenza stampa, De Rossi ha anche parlato dei lavori di riqualificazione del centro sportivo Anco Marzio di Ostia. Ha spiegato che “non è possibile oggi fare date” per il completamento dei lavori, ma ha espresso soddisfazione per i progressi fatti finora. L’assessore comunale Alessandro Onorato ha aggiunto che “la tribuna abusiva è stata abbattuta, come il padel. Tra pochi giorni verranno eliminati gli spogliatoi abusivi e sono già arrivati quelli temporanei”. De Rossi ha anche menzionato il suo rapporto con la Roma, affermando di “aver sentito Ranieri solo la prima volta che è tornato”, ma di non averlo ricontattato successivamente. Ha citato i Sensi e i Friedkin come modelli di presidenza a cui si ispira, evidenziando il buon rapporto avuto con entrambi.

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