Scontri e tensioni in Parlamento
Il Parlamento serbo è stato teatro di gravi disordini durante una sessione parlamentare, culminati in scontri fisici e nel lancio di fumogeni e petardi all’interno dell’aula. Almeno tre parlamentari sono rimasti feriti, tra cui una deputata incinta all’ottavo mese. La seduta in questione era stata convocata per discutere e votare un disegno di legge volto ad aumentare i finanziamenti per l’istruzione universitaria, una delle principali richieste avanzate dagli studenti nelle recenti proteste. Tuttavia, i partiti di opposizione hanno espresso forti riserve, accusando la maggioranza di voler approvare ulteriori decisioni senza seguire le procedure parlamentari appropriate, soprattutto alla luce delle recenti dimissioni del primo ministro Milos Vucevic.
Fumogeni e feriti
La tensione è salita rapidamente quando membri dell’opposizione hanno iniziato a lanciare fumogeni e petardi all’interno dell’aula, riempiendo lo spazio di fumo denso e causando caos tra i presenti. La presidente del Parlamento, Ana Brnabic, ha tentato di mantenere l’ordine e proseguire la sessione, ma la situazione è presto degenerata in scontri fisici tra deputati. Tra i feriti, la deputata Jasmina Obradovic del Partito Progressista Serbo (SNS) ha riportato gravi lesioni, tra cui un ictus, ed è attualmente in condizioni critiche. Altre due deputate sono rimaste ferite durante gli scontri, una delle quali in stato di gravidanza avanzata.
Manifestazioni all’esterno del Parlamento
All’esterno del Parlamento, centinaia di manifestanti, tra cui studenti e lavoratori, si sono radunati per protestare contro la corruzione e per chiedere l’istituzione di un governo di transizione che garantisca elezioni libere e corrette. Alcuni manifestanti hanno lanciato uova e bottiglie d’acqua contro l’edificio parlamentare, esprimendo il loro dissenso verso l’attuale classe politica. La presidente del Parlamento, Ana Brnabic, ha condannato fermamente le azioni dell’opposizione, definendole “atti terroristici” volti a destabilizzare il paese. Ha inoltre assicurato che le autorità competenti avvieranno un’indagine approfondita per identificare e punire i responsabili di tali atti violenti. Il presidente serbo, Aleksandar Vucic, ha visitato la deputata ferita in ospedale, esprimendo solidarietà e condannando le azioni dell’opposizione come vergognose e irresponsabili. Ha ribadito l’impegno del governo nel garantire la stabilità e la sicurezza del paese, nonostante le provocazioni e le tensioni politiche in corso.
Questo episodio rappresenta un’escalation delle tensioni politiche in Serbia, dove da mesi si susseguono proteste e manifestazioni contro il governo, accusato di corruzione e di mancata risposta alle richieste della popolazione, in particolare degli studenti. La situazione rimane tesa, con l’opposizione che continua a chiedere riforme e maggiore trasparenza nelle istituzioni. Le autorità hanno annunciato l’arresto di almeno 11 persone coinvolte negli scontri all’interno del Parlamento e hanno promesso ulteriori misure per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico. Nel frattempo, la comunità internazionale osserva con preoccupazione l’evolversi della situazione in Serbia, auspicando una soluzione pacifica e democratica alle attuali tensioni politiche.