Bernard Arnault e la possibile acquisizione dell’Armani

Da oltre trent'anni, Bernard Arnault, presidente di LVMH, ha mostrato interesse per l'acquisizione della maison Armani. Con la scomparsa di Giorgio Armani, il testamento dello stilista potrebbe aprire nuove opportunità per il gruppo francese.

Da oltre trent’anni, Bernard Arnault, presidente e amministratore delegato di LVMH, ha manifestato un costante interesse per l’acquisizione della maison Armani. Nonostante le numerose proposte, Giorgio Armani ha sempre difeso l’indipendenza della sua azienda, rifiutando ogni offerta. Tuttavia, con la recente scomparsa dello stilista, il testamento da lui lasciato potrebbe aprire nuove opportunità per il gruppo francese.

Il testamento di Giorgio Armani e le disposizioni per la vendita

Giorgio Armani, scomparso il 4 settembre 2025 all’età di 91 anni, ha lasciato un testamento dettagliato riguardante il futuro della sua azienda. Nel documento, lo stilista ha disposto che i suoi eredi vendano una quota del 15% della società entro 18 mesi dalla sua morte, con preferenza per acquirenti come LVMH, L’Oréal o EssilorLuxottica. Successivamente, tra tre e cinque anni, è prevista la cessione di un’ulteriore quota compresa tra il 30% e il 54,9%, sempre agli stessi acquirenti o attraverso una quotazione in borsa. La Fondazione Giorgio Armani manterrà una partecipazione permanente del 30% per garantire l’integrità e la continuità del marchio.

La strategia di LVMH e l’interesse per Armani

LVMH, sotto la guida di Bernard Arnault, ha sempre cercato di ampliare il proprio portafoglio di marchi di lusso attraverso acquisizioni strategiche. L’interesse per Armani si inserisce in questa strategia di espansione. Secondo alcuni il gruppo francese potrebbe essere il candidato ideale per l’acquisizione, grazie alla sua esperienza nel settore e alla capacità di integrare marchi di prestigio mantenendone l’identità. 

Le implicazioni per il futuro della maison Armani

La possibile acquisizione da parte di LVMH solleva interrogativi sul futuro della maison Armani. Mentre alcuni vedono nell’operazione un’opportunità per rafforzare il marchio e garantirne la crescita, altri temono che l’integrazione in un grande gruppo possa diluire l’identità distintiva che Giorgio Armani ha costruito nel corso degli anni. La Fondazione Giorgio Armani, mantenendo una partecipazione significativa, avrà un ruolo cruciale nel preservare i valori e l’estetica del brand. 

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