Alvaro Vitali è scomparso ieri 24 giugno 2025, all’età di 75 anni, lasciando un’eredità cinematografica che ha segnato un’epoca del cinema italiano.
Nato a Roma nel 1950, ha iniziato la sua carriera cinematografica grazie a Federico Fellini, che lo scoprì durante un provino. Fellini lo volle in “Fellini Satyricon” (1969), “I clowns” (1971), “Roma” (1972) e “Amarcord” (1973). In “Roma”, Vitali interpretò un ballerino di tip-tap d’avanspettacolo, ruolo che riprese in “Polvere di stelle” (1973) di Alberto Sordi.
Negli anni ’70 e ’80, Vitali divenne un volto noto della commedia sexy all’italiana, recitando al fianco di attrici come Edwige Fenech e Gloria Guida. Il suo personaggio più celebre, Pierino, debuttò nel 1981 con “Pierino contro tutti”, diretto da Marino Girolami. Il film, ispirato alle barzellette su Pierino, ebbe un grande successo, incassando circa dieci miliardi di lire, e diede vita a una serie di sequel.
Con il declino della commedia sexy, Vitali si trovò progressivamente escluso dal mondo dello spettacolo. In un’intervista del 2018, espresse amarezza per essere stato dimenticato, nonostante i tentativi di rientrare nel circuito televisivo. Lino Banfi, suo collega e amico, rivelò di aver proposto Vitali per un ruolo in “Un medico in famiglia” in almeno tre occasioni, senza successo.
Sul fronte personale, Vitali ha vissuto una lunga relazione con Stefania Corona, durata 27 anni. Tuttavia, la loro unione si concluse poco prima della sua morte. Corona dichiarò: “L’amore non c’era più. È rimasto questo grande rispetto e lui dice di me che ero diventata compassionevole. Non si tratta di compassione, ma di rispetto.”