Alec Guinness: 25 anni dalla scomparsa del leggendario attore britannico

Ricordiamo Alec Guinness a 25 anni dalla sua scomparsa, esplorando la sua carriera teatrale e cinematografica, il ruolo iconico di Obi-Wan Kenobi e la sua vita personale.

Il 5 agosto 2000 si spegneva Sir Alec Guinness, uno dei più grandi attori britannici del XX secolo. Nato a Londra il 2 aprile 1914, Guinness ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del teatro e del cinema, grazie alla sua versatilità e profondità interpretativa.

Gli inizi in teatro

Alec Guinness iniziò la sua carriera teatrale negli anni ’30, lavorando inizialmente come copiatore. A 20 anni, fece il suo debutto sul palcoscenico, e nel 1936, a 22 anni, firmò un contratto con l’Old Vic Theatre di Londra. In questo periodo, collaborò con attori del calibro di John Gielgud e Laurence Olivier, che sarebbero diventati suoi grandi amici e colleghi. Guinness si distinse per le sue interpretazioni shakespeariane, consolidando la sua reputazione come uno dei più completi interpreti del teatro britannico.

Il successo cinematografico e il ruolo di Obi-Wan Kenobi

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Guinness si dedicò al cinema, ottenendo ruoli di rilievo in film come "Grandi speranze" (1946) e "Le avventure di Oliver Twist" (1948). La collaborazione con il regista David Lean gli valse l’Oscar al miglior attore per "Il ponte sul fiume Kwai" (1957), dove interpretò il colonnello Nicholson. Tuttavia, il ruolo che lo rese celebre al grande pubblico fu quello del maestro Jedi Obi-Wan Kenobi nella trilogia originale di "Guerre stellari". Nonostante il successo, Guinness ebbe sentimenti contrastanti riguardo al personaggio, arrivando a dichiarare: "Alcuni dei dialoghi sono atroci e la maggior parte si confonde nel frastuono generale". Nonostante ciò, la sua interpretazione rimane una pietra miliare nella storia del cinema.

Vita personale e matrimonio longevo

Guinness nacque da Agnes Cuff e non conobbe mai l’identità del padre, un mistero che lo accompagnò per tutta la vita. Nel 1938 sposò Merula Salaman, con cui condivise un matrimonio durato oltre 60 anni, fino alla sua morte. La coppia ebbe un figlio, Matthew, che seguì le orme del padre nel mondo della recitazione. Nonostante la fama, Guinness mantenne sempre una vita privata discreta, lontana dai riflettori, dedicandosi alla famiglia e alla sua passione per la scrittura.

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