Al Bano in Russia: critiche e polemiche per il concerto a San Pietroburgo

Il cantante pugliese si esibisce a San Pietroburgo dichiarandosi 'messaggero di pace', ma riceve critiche da Aldo Grasso e Romina Power.

Al Bano Carrisi si è esibito a San Pietroburgo il 20 giugno 2025, dichiarandosi “messaggero di pace”. La sua partecipazione ha suscitato polemiche, con critiche da parte del critico televisivo Aldo Grasso e dell’ex moglie Romina Power.

Le dichiarazioni di Al Bano e le critiche di Aldo Grasso

Durante un collegamento con il programma “La volta buona” su Rai 1, Al Bano ha affermato di essere un “messaggero di pace” e ha criticato coloro che lo contestano, dichiarando: “Quelli che criticano non sanno nulla, non capiscono niente perché sono lontani dalla realtà”. In un’intervista al Tg1, ha aggiunto: “Accendi la tv e dicono che qui ci sono bombe e cannoni ovunque. Tu li vedi?”. La giornalista ha replicato: “Ma la guerra non è qui…”, riferendosi al fatto che gli scontri avvengono in Ucraina.

Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere della Sera, ha commentato l’evento, affermando che la storia del “messaggero di pace” porta con sé una buona dose di insincerità e che Al Bano potrebbe ingannare più sé stesso che i suoi interlocutori.

La reazione di Romina Power

Romina Power, ex moglie e storica partner musicale di Al Bano, ha espresso il suo disappunto riguardo all’esibizione del cantante in Russia. Ha dichiarato: “Non è né il luogo né il momento di cantare ‘Felicità'”. Questa presa di posizione evidenzia una divergenza di opinioni tra i due artisti riguardo all’opportunità di esibirsi in Russia in questo periodo.

Il concerto e le polemiche sul cachet

Il concerto di Al Bano a San Pietroburgo ha sollevato discussioni non solo per le dichiarazioni del cantante, ma anche per le speculazioni sul compenso ricevuto. Secondo alcunalcuni rumors, l’artista avrebbe percepito un cachet significativo per la sua esibizione. Aldo Grasso ha sottolineato che, se Al Bano avesse dichiarato di aver cantato per un ricco cachet, sarebbe stato più onesto, aggiungendo che il pacifismo dei cantanti è spesso retorico e impastato di ipocrisia.

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