Enrico Lucherini, il primo e più celebre press agent italiano, è morto a Roma il 28 luglio 2025, alla vigilia dei suoi 93 anni. La notizia è stata confermata dal suo socio e amico Gianluca Pignatelli, che ha dichiarato: “Siamo qui a piangerlo, si è spento nel sonno e con tutto il nostro affetto”.
Dagli esordi alla rivoluzione del press agenting
Nato l’8 agosto 1932, Lucherini ha inizialmente intrapreso la carriera di attore, iscrivendosi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Nei primi anni Cinquanta, entrò nella Compagnia dei Giovani con Rossella Falk e Giuseppe Patroni Griffi. Durante una tournée in Sudamerica, organizzò la sua prima conferenza stampa, intuendo che il suo futuro risiedeva nella promozione degli attori piuttosto che nella recitazione.
Collaborazioni con le grandi star del cinema
Lucherini è stato l’artefice del successo mediatico di dive come Sophia Loren, Claudia Cardinale e Monica Vitti. Fu proprio la Loren, incontrata sul set de ‘La Ciociara’ (1960), a spingerlo verso la carriera di press agent, svelandogli “qualche trucco imparato dai maestri di Hollywood”. Dagli anni Sessanta fino al 2012, Lucherini ha diretto prima lo Studio Lucherini-Rossetti-Spinola, insieme allo storico socio Matteo Spinola, poi lo Studio Lucherini-Pignatelli con Gianluca Pignatelli, restando sempre al centro della promozione cinematografica italiana.
Le ‘lucherinate’ e l’impatto sul cinema italiano
Conosciuto per la sua ironia e genialità, Lucherini ha lanciato quasi novecento film, da ‘Teorema’ a ‘Fantozzi’, dal ‘Gattopardo’ a ‘King Kong’, da ‘Morte a Venezia’ a ‘Sotto il vestito niente’ e a ‘Baària’. Celebri le sue ‘lucherinate’, invenzioni di genio per promuovere le pellicole, come la finta love story tra Florinda Bolkan e Richard Burton.