È morta ieri a 87 anni, a Nemours, vicino Parigi, Claudia Cardinale, icona del cinema italiano e internazionale. Nata a Tunisi il 15 aprile 1938 da genitori siciliani, la sua carriera si è estesa per più di sei decenni, con oltre 150 film all’attivo. Ha vinto numerosi premi: tre David di Donatello, tre Nastri d’Argento, il Leone d’Oro alla carriera (Mostra di Venezia, 1993) e altri riconoscimenti che attestano la sua statura artistica.
Claudia Cardinale non è mai stata soltanto un simbolo di bellezza; era una presenza magnetica, in grado di dare profondità ai suoi personaggi, di muoversi con disinvoltura tra ruoli intensi e film popolari, sempre restando autentica.
I film più belli di Claudia Cardinale
Tra i tanti film che la resero celebre, ecco una selezione dei più memorabili, che mostrano la sua versatilità, il suo fascino e il valore artistico del suo percorso.
| Titolo | Anno / Regista | Perché è uno dei suoi film più belli |
|---|---|---|
| 8½ (1963, Federico Fellini) | Fellini | Uno dei capolavori del cinema surrealista. Cardinale interpreta una presenza intensa in un film che esplora la crisi creativa, i sogni e la memoria, diventando parte di uno dei quadri più iconici dell’immaginario cinematografico italiano. |
| Il Gattopardo (1963, Luchino Visconti) | Visconti | Nel periodo del Risorgimento italiano, Cardinale è Angelica Sedara: fascino, trasformazione sociale e bellezza struggente sullo sfondo di un’Italia che cambia. Un ruolo che le ha dato fama internazionale. |
| C’era una volta il West (1968, Sergio Leone) | Leone | Un western epico nel quale Cardinale regala una performance intensa come Jill McBain. Forte, vulnerabile e determinante nel racconto: il ruolo dimostra la sua capacità di emergere anche accanto a star internazionali. |
| La ragazza di Bube (1963, Luigi Comencini) | Comencini | Un dramma post-bellico fatto di attesa, amore e identità. Cardinale interpreta Mara, una giovane donna che lotta con le sue emozioni e le sue scelte: uno dei ruoli più sensibili e profondi per lei. |
| Rocco e i suoi fratelli (1960, Luchino Visconti) | Visconti | Un film corale potente che racconta le speranze e le tragedie di una famiglia emigrata dal Sud all’Italia industriale. Cardinale vi è protagonista, contribuendo con la sua presenza emotiva a rendere credibili dolori e contrasti. |
| La ragazza con la valigia (1961, Valerio Zurlini) | Zurlini | Il film che mostra la Cardinale vulnerabile, romantica, con la capacità straordinaria di rendere vivo il dolore del personaggio. Un ruolo che ha consacrato il suo potere di composizione drammatica. |
| Atto di dolore (1990, Pasquale Squitieri) | Squitieri | Un film più maturo dove Cardinale interpreta una madre, con un pathos forte, alle prese con problemi sociali pesanti come la tossicodipendenza del figlio. Mostra la sua evoluzione come attrice capace anche di ruoli difficili. |
Eredità e ricordo
Claudia Cardinale ha rappresentato un ponte tra cinema classico italiano, il neorealismo post-bellico, la commedia, il genere western e il cinema d’autore internazionale. È stata musa ma anche protagonista, non ha mai recitato semplicemente la bellezza, ma l’ha messa al servizio del personaggio.
La sua scomparsa lascia un vuoto enorme non solo nel mondo del cinema, ma nella cultura italiana ed europea. Rimane viva la sua voce, la sua immagine, i suoi film: capolavori che continueranno a vivere e ispirare nuove generazioni.
