Abu Mazen all’Onu: “Hamas fuori dal governo di Gaza dopo la guerra”. La flotilla verso Gaza: “Vogliamo rompere l’assedio”

Abu Mazen si è espresso all’Onu sulla futura amministrazione di Gaza, mentre la flotilla internazionale tenta di portare aiuti e rompere il blocco. Le tensioni restano alte e le navi potrebbero essere fermate da Israele.

Il presidente palestinese Abu Mazen, intervenendo all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato che Hamas non dovrà far parte del governo di Gaza dopo la fine della guerra. Nel frattempo, una flotilla internazionale si sta dirigendo verso la Striscia con l’obiettivo di consegnare aiuti umanitari e rompere l’assedio imposto da Israele.

Abu Mazen: “Hamas fuori dal governo di Gaza”

Durante il suo intervento all’Onu, Abu Mazen ha affermato: “Hamas non deve avere alcun ruolo nel governo di Gaza dopo la guerra”. Secondo quanto riportato dalle fonti, il presidente palestinese ha sottolineato la necessità di una nuova amministrazione per la Striscia, senza la presenza del movimento islamista. Abu Mazen ha ribadito la posizione dell’Autorità Nazionale Palestinese sulla gestione futura del territorio, chiedendo il sostegno della comunità internazionale per una soluzione politica che escluda Hamas dal potere a Gaza.

La flotilla internazionale verso Gaza

Una flotilla composta da diverse navi, tra cui la Global Samud, si sta avvicinando alle acque di Gaza con l’intento di consegnare aiuti umanitari. Gli organizzatori hanno dichiarato: “Vogliamo rompere l’assedio a Gaza”. Secondo alcune indiscrezioni, la marina israeliana potrebbe intervenire entro 48 ore per bloccare le imbarcazioni. Le navi trasportano generi di prima necessità e sono partite da un porto di un Paese vicino, secondo quanto riportato dalle agenzie. Gli attivisti a bordo hanno ribadito la natura pacifica della missione e la volontà di attirare l’attenzione internazionale sulla situazione nella Striscia.

La posizione italiana e la nave Alpino

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la nave militare italiana Alpino si trova attualmente dislocata nel Mediterraneo orientale, ma al momento non risulterebbe direttamente coinvolta nelle operazioni della flotilla impegnata nella missione umanitaria.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha precisato che la presenza dell’unità navale italiana nell’area è legata a esigenze operative di sicurezza, sorveglianza e monitoraggio, in un contesto strategicamente sensibile.

Fonti qualificate del Ministero hanno inoltre sottolineato che l’Italia segue con particolare attenzione l’evolversi della situazione, mantenendo un dialogo costante con gli altri Paesi coinvolti e pronti a contribuire, se necessario, a garantire la tutela degli equilibri e l’assistenza umanitaria nella regione.

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