Giulio Beranek: “Come il mio personaggio Gerri sono di origine rom e so cosa significa vivere con il pregiudizio addosso”

Nel consueto appuntamento con Stasera…che serie! la nostra Lucilla Nele ha avuto il piacere di ospitare ai microfoni di Radio Kiss Kiss l’attore Giulio Beranek, protagonista delle serie tv Gerri che debutterà su Rai 1 il prossimo 5 maggio.

Oggi con me c’è un superospite. Ve lo avevo anticipato, ma non lo avevo spoilerato di chi si trattasse. È con me Giulio Beranek. Buongiorno Giulio!

Buongiorno!

Cominciamo subito con il dire che dal 5 maggio sarai in prima serata su Rai 1 con questa nuova serie tv che si chiama Gerri. Visto che tu sei Gerri, devi raccontarci tutto di questo personaggio e che cosa accade durante la serie.

Non è semplice perché Gerri è il personaggio più difficile che mi sono trovato ad interpretare nella mia breve carriera d’attore. Prende spunto dai romanzi di Giorgia Lepore. Sono dei noir di genere poliziesco, quasi romanzo nero perché la qualità autodistruttiva del suo protagonista è molto marcata. È un personaggio tridimensionale, quasi russo, per la varietà di sfumature che ha e tutto ciò che si porta dietro. È un ispettore di polizia di 35 anni che però pare abbia vissuto 10 vite. È un bambino che è stato abbandonato ed è stato cresciuto a Napoli da un prete di strada. Diventa ispettore di polizia quasi per caso perché il suo ispettore capo decide di puntare su questo giovane ragazzo facendolo studiare. Lui ha una storia che lo segna perché è di origine rom, ma nato e cresciuto in Italia. Forse è il primo ispettore di provenienza rom in Italia.

Potresti dire che Gerri è anche una serie tv che parla di identità culturale?

Assolutamente. È una serie che parla di identità culturale e di integrazione ed ha dei temi molto importanti da trattare, soprattutto oggi.

Integrazione e identità culturale che può essere un tema che si rispecchia anche nella tua vita personale. Io ho studiato un po’ la tua storia, per quanto si possa conoscere pubblicamente. Anche tu hai delle origini che richiamano l’integrazione culturale! Ci racconti qualcosa? Perché tu sei cresciuto nell’ambiente circense e siamo curiosi.

Io non dovrei far parte del racconto di integrazione, anche perché in un’Italia degli anni Ottanta/Novanta ero figlio di esercenti dello spettacolo viaggianti in quanto la mia famiglia ha un lunapark itinerante. Proveniamo da una famiglia circense da parte di nonno e nonna. Mio nonno ha sempre avuto il lunapark e ci siamo spostati per tutta la Puglia con le nostre attrazioni e caravan. Io sono cresciuto in una roulotte mobile. Sono nato a Putignano perché il quel periodo c’era la festa padronale e non ci sono più tornato. In un certo senso condivido questo nomadismo fino a vent’anni, quando poi mi sono trasferito a Roma per fare questo mestiere. Venivo sempre additato in ogni scuola che cambiavo come lo zingaro. Tu eri quello che viveva nelle roulotte, sporco, che non si lavava e so cosa significa vivere con il pregiudizio addosso come Gerri e quindi a volte venivi bastonato. Però ci sta e mi sento comunque di essere stata una persona tutelata per la maggior parte del tempo. Poi crescendo ho raccontato la mia vita in una serie documentaristica uscita su Sky che si chiama “Re del lunapark”. Era molto importante per me raccontare questo mondo, spogliandomi completamente da luci e ombre.

Giulio grazie. Guarderemo sicuramente la serie tv che ci hai consigliato. Voglio approfittarne per salutare Lorenzo Adorni, altro attore del cast di Gerri, amico di Radio Kiss Kiss. Adesso però devi dirci quali sono le tue tre serie must watch, quelle consigliatissime da te.

Non è facile. Ma così a bruciapelo ti sparo Peaky Blinders. Poi non posso non mettere Breaking Bad perché penso che abbia stravolto tutto ciò che era la serialità per come l’abbiamo conosciuta. E poi per la terza sono in difficoltà, ma ti dico True Detective, prima e seconda stagione. Però me ne vengono in mente altre cinquanta!

Giulio grazie mille per i suggerimenti. Il vero consiglio però è di aspettare il 5 maggio per sintonizzarsi su Rai 1 e guardare Gerri. E nel frattempo ti aspetto qui a Napoli a Radio Kiss Kiss. Grazie mille!

Grazie a voi!

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