Francesca Chillemi: “Porto con me il personaggio di Azzurra. Se mia figlia volesse recitare le direi…”

Francesca Chillemi è stata ospite su Radio Kiss Kiss, parlandoci di "Che Dio ci aiuti", del suo podio delle serie preferite e altro ancora.

Francesca Chillemi è stata ospite in Stasera...che serie! con Lucilla per un'intervista.

È con me una grande attrice: Francesca Chillemi. Buongiorno Francesca! Lo scorso 12 gennaio è partita su Rai 1 la settima stagione di "Che Dio ci aiuti" e ci sono parecchi arrivi e partenze. Confermi?

«Buongiorno a voi! Sì, devo dire che sarà una stagione molto turbolenta. Ma siamo molto contenti del risultato ottenuto e dei feedback che ci arrivano, perché ormai coi social puoi avere un feedback immediato. Vedo il pubblico molto contento, anche se a volte è un po' triste per delle cose che succedono.»

Settima stagione, quindi un cast molto longevo: ma com'è far parte di un cast così? Avete una chat di gruppo, vi confrontate, siete amici, uscite insieme la sera?

«Sì, poi ogni stagione ci sono state delle persone nuove. Io ho delle persone che porto nel cuore che fanno parte della mia vita dalla prima stagione.»

C'è qualcuno con cui ti sei legata particolarmente?

«Veramente a tante persone se penso dall'inizio della serie. Con Miriam Dalmazio ho sempre avuto un rapporto bellissimo, anche con Diana Del Bufalo, Laura Adriani. Poi anche gli uomini, Lino Guanciale, Gianmarco Saurino, Cristiano Caccamo.»

Nel corso di questa tua esperienza il tuo personaggio è cresciuto, si è evoluto, e immagino anche tu come artista. Se qualcuno a te caro, anche tua figlia, ti dicesse che vuole diventare attrice, da dove cominceresti? Qual è il consiglio cardine?

«Sono approdata in questo mondo non avendo una conoscenza, ma solo un grande desiderio di fare questo lavoro. Quindi ho iniziato a lavorare e parallelamente a studiare. Se volesse farlo mia figlia, le consiglierei di portarsi avanti, quindi studiare già da piccola. Vivendo in un piccolo paese della Sicilia io ho avuto poche possibilità. Se mia figlia vorrà farlo non potrò che assecondarla.»

C'è un ruolo che ti ha seguita anche nella vita reale? Di cui ti sono rimasti gli atteggiamenti.

«Nei mesi in cui interpreto Azzurra [di "Che Dio ci aiuti", ndr], la sera me la porto a casa. È molto fuori, quindi mi è capitato che un po' di Azzurra mi uscisse anche nella vita privata. Un po' perché mi diverte, un po' perché la leggerezza con cui dice le cose è facile da usare.»

Veniamo all'argomento serie tv! So che sei una super esperta, quindi ti chiedo il podio delle tue serie "must watch".

«È difficilissimo ridurle a tre. Parto dalle più storiche: per me Breaking Bad va vista, perché è una bellissima serie. Il personaggio che ho amato di più è quello di Pollos Hermanos [Gus Fring, ndr] giusto?»

Sì, Giancarlo Esposito, che ha questo nome italiano ma in realtà è americanissimo.

«La caratterizzazione di quel personaggio mi ha affascinato. Un'altra serie che mi è piaciuta molto è The Handmaid's Tale, Il racconto dell'ancella. Mi ha appassionato proprio la parte creativa, la scrittura, hanno inventato un mondo surreale ma al contempo realistico.»

A tratti anche inquietante.

«Molto inquietante. Però non è così tanto distante da quello che è il ruolo della donna in alcuni Paesi. Una serie che mi ha fatto piangere tantissimo è This Is Us, che è bellissima. Devo dire che le prime tre stagioni mi hanno appassionato, poi l'ho guardata più per inerzia. Ma le prime tre stagioni ce le ho nel cuore.»

Mi piace che hai dato un podio con tre generi totalmente diversi.

«Non ho un genere, sono molto trasversale. Ci sono anche serie di spionaggio che mi fanno impazzire. Adesso è uscita l'ultima stagione di Fauda, tutta incentrata sul Mossad. C'è il discorso sullo spionaggio, il modo in cui gli agenti speciali si infiltrano. Mi appassiona quel mondo, non perché sia bello, ma per capire come determinate persone possono avere un coraggio tale per affrontare determinate situazioni.»

Quindi ti è piaciuta molto anche "Homeland".

«Homeland l'ho vista, mi è piaciuta, ma è genere più americano. Fauda mi sembra meno un'americanata, anche se ovviamente è un racconto.»

Abbiamo annotato tutti i tuoi consigli, speriamo tu possa tornare presto con altri consigli freschi. Nel frattempo, do appuntamento a tutti gli ascoltatori con "Che Dio ci aiuti" stagione 7! Grazie a Francesca Chillemi!

«Grazie per questo piccolo momento passato insieme!»

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