Non è stata la solita vittoria rapida e chirurgica, ma alla fine Jannik Sinner ha trovato la strada giusta. L’azzurro, numero uno del mondo e campione in carica, ha superato Felix Auger-Aliassime in quattro set (6-1, 3-6, 6-3, 6-4) e dopo 3 ore e 21 minuti ha conquistato la finale degli US Open 2025, dove sfiderà ancora una volta il grande rivale Carlos Alcaraz.
Una semifinale più dura del previsto
Sinner aveva iniziato forte, portando a casa il primo set in 43 minuti con un netto 6-1. Nel secondo, però, il canadese ha reagito con aggressività, riuscendo a strappare il parziale e sorprendendo l’altoatesino con un break e un parziale di 12 punti a 1. L’azzurro è anche ricorso a una pausa medica a fine set, toccandosi l’addome. Un episodio che ha fatto temere, ma lo stesso Sinner ha rassicurato: “Sto bene, nulla di preoccupante”.
Dal terzo set in avanti, Sinner ha ritrovato continuità, aumentando precisione e profondità dei colpi. Non impeccabile al servizio e con qualche errore di troppo, ma capace di alzare il livello nei momenti decisivi, ha chiuso il match al quarto set, sotto gli applausi dell’Arthur Ashe Stadium.
Le parole di Sinner
Al termine dell’incontro, l’azzurro ha dichiarato:
“È stata una partita dura, sono molto contento. Una stagione fantastica, e trovarmi in un’altra finale di Slam alla fine dell’anno è bello”.
Con questa vittoria, Sinner firma il suo 23esimo successo a New York e il 27esimo consecutivo negli Slam sul cemento. A soli 24 anni, entra nella storia: è il più giovane dell’era Open ad aver raggiunto quattro finali Slam in una stagione, traguardo che in passato è riuscito solo a Rod Laver, Roger Federer e Novak Djokovic.
La finale con Alcaraz
La sfida tanto attesa è servita: Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz. L’azzurro difenderà il titolo e il primato mondiale, lo spagnolo proverà a scalzarlo dal trono. Tutto si deciderà domenica 7 settembre, in una notte che promette spettacolo.
Nell’altra semifinale, infatti, Alcaraz ha battuto in tre set Novak Djokovic, con un lungo abbraccio tra i due a fine partita che ha commosso il pubblico.
